I familiari delle vittime: «Speriamo in condanne esemplari»

BARI - Le emozioni si accavallano, si trasformano, a tratti, in sete di giustizia. A momenti, nell’ irrefrenabile dolore per la perdita di un congiunto. Sono frammenti di ricordi che le udienze al processo fanno riemergere. Nella loro dolcezza, ma anche nella cruda analisi di una realtà che la razionalità ha imparato ad accettare. Ma il cuore no. «Siamo molto nervosi, agitati, preoccupati. Ci aspettiamo - afferma Rosanna Albergo Baldacci, presidente dell’ associazione «Disastro aereo Capo Gallo 6 agosto 2005» - che la sentenza del giudice sia esemplare. Abbiamo seguito tutte le udienze del processo, sono state anche accolte le costituzioni di parte civile, sono state riconosciute nella requisitoria del pubblico ministero tutte le responsabilità. Ripeto, mi aspetto che il giudice emetta una sentenza di condanna esemplare». 

L’emotività, ovviamente, è molto forte. «Sì, siamo agitati - rileva ancora la presidente - perché ogni volta che si rivivono questi momenti, può capitare anche che si venga a conoscenza di altri dettagli. Che, per ragioni ovviamente di giustizia, si possano ricordare momenti della vicenda nei suoi aspetti particolareggiati. Questo provoca a me, ma anche ovviamente agli altri familiari delle vittime, un bel po’ di tensione. Siamo qui, siamo a Palermo in prima fila, come è accaduto per tutte le altre udienze». 

La fiducia nella giustizia, ovviamente, è molto alta. «Abbiamo fiducia che il giudice possa emettere la giusta sentenza - rileva la presidente - in modo tale da alleviare leggermente la nostra angoscia. Certo, il vuoto resta ugualmente. Nessuna condanna potrà alleviare il nostro dolore. Nulla è comparabile al danno che abbiamo ricevuto, nulla è comparabile alla perdita di un figlio, di un parente, di un affetto».
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