Musica
Super Checco Zalone: la Vacinada spopola con visioni da Oscar, oltre 2 mln
Boom su YouTube e 1 milione su Facebook. A contare l'effetto-sorpresa dell'attrice Helen Mirren
BARI - Il trionfo della spontaneità e la dimostrazione che il pubblico adora l’autenticità. Ad esattamente un anno da «L’immunità di gregge» – che immediatamente apparve come l’ennesimo tributo al grande Domenico Modugno – «La Vacinada» di Checco Zalone ha fatto irruzione come un gradevole fresco vento d’estate nel panorama dello spettacolo non solo italiano ma internazionale.
Con il forsennato ritmo di oltre un milione di visualizzazioni giornaliere complessive nei principali canali di diffusione online – in cui spiccano gli oltre due milioni su You Tube e più di un milione e mezzo su Facebook – la bachata in salsa pugliese-ispanica (un ritorno ala musica latina dopo «La cacada» del 2012) si sta rivelando più virale delle più temibili varianti Covid. Un successo sicuramente favorito dalla grande disponibilità del premio Oscar Helen Mirren che, stando al gioco dell’istrionico e poliedrico artista capursese, ha svelato il suo lato più ironico «arricchendo» il suo straordinario curriculum con la partecipazione da attrice protagonista al video girato interamente in Puglia. Partecipazione che su Wikipedia, ad esempio, compare subito dopo la citazione dell’Orso d’oro alla carriera ricevuto a Berlino nel 2020.
«Squadra che vince non si cambia» e dopo lo straordinario successo del brano in pieno confinamento della scorsa primavera (oltre otto milioni di visualizzazioni fra You Tube e Facebook per il video con protagonista la bella e brava Virginia Raffaele) anche l’ultima idea di Luca Medici è nata dal «diabolico trio» tutto pugliese composto, oltre che da Luca Medici, dal foggiano Antonio Iammarino, specialista dei testi, e dal musicista castellanese Giuseppe Saponari, mago del suono con la sua Officina 5.1 e anima dell’etichetta produttrice Officina Musicale.
Un vero e proprio gruppo di lavoro a distanza – al quale si aggiunge l’altro castellanese Dionisio Beatrice a cui è storicamente affidata la cura di grafica e social – che è sublimato nella due giorni (domenica 25 aprile e lunedì 26) di riprese effettuate per la presenza della Mirren in Salento e curate dal filmaker nocese Teo Ripa. Minitroupe che ha operato la domenica in una masseria di Tricase, quella in cui Oscar Francisco Zalon alla ricerca della Grotta Zinzulusa giunge a bordo di un'Alfa Spider rigorosamente targata Bari per l’incontro «casuale» con la diva anglo-statunitense – che già dal 2016 aveva confessato il suo debole per i film del Nostro e non ha resistito al «corteggiamento» avviato già da qualche mese e finalizzato via mail – in veste sexycampagnola e dal deltoide scoperto con in bella mostra i segni di un recente vaccino.
Il lunedì è stata la volta delle spiagge monopolitane del Lido «Le Macchie» a Capitolo in cui il protagonista imbracciando una chitarra veste in pieno i panni del cantante latino con tanto di camicia colorata, vistosa collana e occhiali da sole. Una produzione, come la precedente del resto, volutamente in stile «fatto in casa» ed anche abbastanza «friggendo mangiando», ovvero poco costruita (come testimoniato dall’assenza di una vera e propria troupe e di un direttore della fotografia) con lo scopo primario di regalare una risata sincera, improvvisa, senza annunci e senza fungere da traino per produzioni in itinere.
Una tipica «goliardata» alla Zalone che – grazie all’irresistibile orecchiabilità del brano e alla potenza della verità – sta invadendo le radio dello stivale, sta scalando le classifiche dei download (bazzica sul podio di Itunes) e che ha fatto breccia, vista la singolare partecipazione della Mirren, anche nei portali delle principali testate d’oltremanica, «The Telegraph» e «The Times» su tutti. Segnali che «La Vacinada» si appresta a diventare il primo successo globale del radicatissimo e baresissimo Luca Medici, in arte Checco Zalone.