Cibo
Gioia del Colle, la mozzarella ottiene il marchio Dop
Dopo 10 anni finalmente la battaglia è vinta
La mozzarella gioiese ottiene il marchio di Denominazione di origine protetta (Dop). Lo straordinario traguardo è stato raggiunto per questo prelibato formaggio fresco da tavola, che si presenta ai più noti commercianti internazionale del settore con una superficie liscia, dal celebre aspetto esterno di colore bianco e rimane un prodotto dalla grande versatilità, con il sapore di latte delicatamente acidulo, prestandosi al meglio nella preparazione di piatti anche elaborati, oppure accompagnandosi con verdure cotte o crude. La mozzarella attualmente raggiunge i più noti centri di ristorazione europei.
Ci sono voluti quasi 10 anni per questo atteso riconoscimento del nuovo marchio Dop. Una lunga corsa ad ostacoli ha preceduto l’importante risultato, contrastato attraverso un ricorso al Tar del Consorzio della mozzarella di bufala campana. Dopo aver vinto questa prima battaglia, il ministero delle Politiche agricole ad agosto del 2017 ha potuto formalizzare la richiesta all’Unione europea. Finalmente, a ottobre dello scorso anno, la questione sembrava finalmente risolta. C’erano da attendere i canonici 90 giorni, ma in questo periodo è arrivata l’opposizione di un’associazione food americana e di produttori caseari bavaresi.
Insomma la vicenda pareva ancora una volta arenarsi, fino alla sospirata svolta. Il voto favorevole a maggioranza dei Paesi membri della Ue ha condotto all’agognata registrazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione.
Riandando alle radici del fenomeno gastronomico, arriviamo ai primi anni del Novecento, quando una ventina di latterie a gestione familiare avviò il commercio del prodotto anche attraverso una rete crescente di commessi viaggiatori. Il nome della mozzarella gioiese si è via via affermato in tutta Italia.
Una cinquantina di anni fa è stato avviato un esemplare processo di industrializzazione regionale, in un’ottica imprenditoriale che è diventata sempre più moderna.
La mozzarella Dop di Gioia del Colle, territorialmente, «occupa» 16 Comuni della provincia di Bari, 6 del Tarantino e una porzione del territorio di Matera.
Per l’onorevole Enzo Lavarra, per molti anni parlamentare del territorio, «serve una collaborazione a rete dei Comuni dell’area per rendere i beni enogastronomici volano della valorizzazione paesaggistica e culturale dei luoghi». Giovanni Mastrangelo, sindaco di Gioia, sottolinea: «È un momento di soddisfazione che vede riconosciuti anni di impegno e di lavoro per questa splendida storia a lieto fine. Questa opportunità dovrà essere al meglio utilizzata dall’intera filiera a partire dalle aziende zootecniche a finire ai trasformatori del latte. Necessita la cooperazione che, se avviata nel modo giusto - rimarca il primo cittadino -, potrà aprire tanti nuovi ambiti del mercato mondiale all’eccellenza e all’esclusività della mozzarella Dop di Gioia del Colle».