dopo il lockdown
Acquaviva, la festa della cipolla rossa migra nei locali
Niente piazze affollate, ma non si rinuncia al simbolo del paese
La 21esima edizione della Festa della cipolla di Acquaviva si terrà, sempre a luglio, ma in una versione più raccolta, nel rispetto delle norme anti contagio. Il profumo dell’ortaggio che ha reso celebre la città nel mondo si spanderà non nelle piazze ma nei locali, in una modalità inedita e però originale.
Nei forni in pietra a forma di nicchia, nel corso della XXI Festa della cipolla, gli ospiti non perderanno l’occasione di gustare in una teglia di terracotta il capretto al forno, «fuoco sotto e fuoco sopra», insaporito dalla famosa «rossa» di Acquaviva, incancellabile regina della cucina mediterranea. E, proprio come tuttora avviene nelle abitazioni del centro storico con un rituale consolidato, la teglia viene poggiata sui carboni accesi, prima di essere coperta da altri carboni che ardono, poggiati su una sorta di campana in alluminio che copre il tegame.
La teglia al forno così concepita sarà una delle tante prelibatezze gastronomiche di una rinomata sagra nella quale verranno sostenuti ancora una volta sapori e tradizioni.
Non ci saranno gli eventi d’intrattenimento, per salvaguardare le misure di sicurezza. Insomma niente concerti né allestimenti che potrebbero richiamare assembramenti. Le piazze cittadine principali (Vittorio Emanuele II e Garibaldi) non saranno utilizzate. Per applaudire spettacoli attorno alla meravigliosa cassarmonica bisognerà attendere tempi migliori, insomma occorrerà aspettare che la pandemia sia soltanto un brutto ricordo.
«Quest’anno - fa sapere Marcello Amapani, presidente della Pro Loco “Curtomartino”, promotrice della rassegna gastronomica - la Festa si svolgerà nei numerosi punti di ristoro. Insieme ai circa ottanta soci di quest’organismo di promozione turistica siamo a buon punto nell’organizzazione. All’interno dei locali - garantisce - riusciremo a ricreare la giusta atmosfera di una sana convivialità, con una serie di momenti d’intrattenimento nel rispetto delle misure anti contagio. Per esempio, dalle poesie declamate alla musica d’ascolto».
Domenico Ieva è stato alla guida della Pro Loco «Curtomartino» per un quinquennio, dal 2014 al 2019: «In occasione di questa Festa, che celebra il prodotto simbolo e cardine della nostra agricoltura - afferma -, ogni anno Acquaviva ha ben accolto migliaia di persone, provenienti dall’intera Puglia, e non solo. Solo nel 2015, con il concerto degli “Stadio”, non meno di 10mila persone arrivarono in città, attratte dalla tradizione e dal buon cibo. Quella fu una serata indimenticabile. Ma quest’anno eventi del genere sono comprensibilmente vietati per la pandemia», conclude Ieva.
Riprende Amapani: «Siamo sul punto di definire nelle prossime ore gli ultimi particolari con l’amministrazione comunale. L’intesa è buona con Palazzo De Mari».