Dalla Puglia alla Cina
Rutigliano, la Nuova Via della Seta? È a portata di... fischietto
L'Asia orientale è stata individuato dal dipartimento Cultura e Turismo della Regione, da Pugliapromozione, Apulia Film Commission e Teatro Pubblico Pugliese, quale meta per la promozione della destinazione Puglia e l’incremento dell’incoming
RUTIGLIANO - La Puglia sulla Via della Seta e galeotti furono i fischietti in terracotta di Rutigliano per lo sviluppo dei rapporti culturali tra la Puglia e la Cina. Ma anche le musiche e le danze popolari che animano le piazze e i borghi storici e poi la lirica, l’opera e l’artigianato locale che rappresenta arte pura ed è espressione di una manualità antica.
Il Paese dell’Asia orientale, che riveste un ruolo sempre più importante nel futuro dell’economia mondiale, è stato individuato dal dipartimento Cultura e Turismo della Regione, da Pugliapromozione, Apulia Film Commission e Teatro Pubblico Pugliese, quale meta per la promozione della destinazione Puglia e l’incremento dell’incoming. Occorrerà dunque sempre più relazionarsi con questo Paese anche per dare impulso allo sviluppo economico e commerciale.
Impegno confermato nell’ultima missione istituzionale della Regione Puglia agli inizi di luglio a Pechino, sotto la guida del capo di Gabinetto Claudio Stefanazzi, in cu è stata confermata la disponibilità a realizzare collegamenti aerei con Bari, entro fine anno, ed è emersa la possibilità di fare dell’Aeroporto barese un hub mediterraneo per lo sviluppo della presenza turistica e commerciale cinese nel Sud Italia e nella regione Ionico-Adriatica.
Certo un’ulteriore spinta a tale processo è giunta con l’arrivo in Italia lo scorso marzo del presidente cinese Xi Jinping che ha aperto la Nuova Via della Seta per discutere di un corridoio per le merci in quanto il Mediterraneo è di nuovo al centro dell’economia mondiale.
Non dimentichiamo che la Regione Puglia è stata inserita nel progetto «Italia Top Destination», nell’ambito della strategia Belt and Road, la Nuova Via della Seta, che punta ad una trasformazione del turismo cinese in Europa, con flussi di viaggiatori stimati in 150 milioni nei prossimi anni.
Dunque non più il mordi e fuggi di pochi giorni a Venezia, Firenze o Roma, ma un turismo più lento che ha individuato la Puglia la principale destinazione per la qualità del suo paesaggio e del suo cibo che affascina i Cinesi e non solo.
Di qui gli accordi tra il CITS, China International Travel Service e Pugliapromozione per la commercializzazione della Puglia in Cina attraverso campagne di marketing e comunicazione che hanno già prodotto un +11% di arrivi nel 2018 e un + 17,3% nei primi 5 mesi del 2019.
In questo contesto un anno fa la Regione Puglia ha stipulato accordi di cooperazione culturale con il Distretto del Futian e con Shenzhen, la capitale dell’innovazione e della tecnologia. Da allora sono cominciate visite di scambio per scoprire le identità che caratterizzano le rispettive comunità.
La cultura e la conoscenza dunque sono alla base dei rapporti tra la Puglia e la Cina. Si è scoperto inoltre che i cinesi sono innamorati del nostro artigianato locale, in particolare dei fischietti in terracotta, prodotti da secoli in Puglia.
Grazie al Maestro Vito Moccia, che ha messo a disposizione alcune delle sue opere più significative, nei tradizionali scambi di doni durante le visite istituzionali, i fischietti hanno rappresentato un messaggio simbolico in un Paese in cui i simboli hanno un grande valore.
Aspetti che possono sembrare squisitamente folkloristici, ma invece sono anche in grado di sviluppare relazioni economiche e commerciali.