Sabato 06 Settembre 2025 | 13:01

Yemen - Liberi e salvi

 

Venerdì 06 Gennaio 2006, 00:00

15 Luglio 2025, 20:51

SANAA - Pensavano di morire «i mitra sempre puntati addosso» ma adesso l'incubo è finito: dopo una mediazione durata sei giorni, i cinque turisti italiani sequestrati il primo dell'anno nello Yemen - Patrizia Rossi, Enzo Bottillo, Piergiorgio Gamba, Maura Tonetto e Camilla Ramigni - sono stati rilasciati stamane, pacificamente senza azioni di forza stanno tutti bene. Le loro prime parole sono state pronunciate poco dopo essere scesi dall'elicottero che li ha portati nell'aeroporto di Sanaa. Enzo Bottillo ha smentito che i rapitori avessero intenzione di liberare le donne e tenere prigionieri gli uomini. Precisando che gli uomini del gruppo avevano proposto ai rapitori di liberare le donne e che i banditi hanno sempre rifiutato questa ipotesi.
Decisivo l'alleggerimento delle pressione delle forze di sicurezza yemenite intorno al covo.

La notizia è arrivata stamattina all'unità di crisi della Farnesina che ha telefonato subito alle famiglie: Elisabetta Belloni, capo dell'Unità di Crisi della Farnesina, ha confermato che le autorità yemenite» tenevano sotto controllo il covo dei rapitori. C'è stato un lavoro intenso che ha portato al raggiungimento di un accordo, perchè la priorità è sempre stata l'incolumità degli ostaggi».
Da parte italiana, si sottolinea che si è trattato di una liberazione pacifica, «l'importante - ha osservato ancora Belloni - è che siano stati trovati i termini per consentire il rilascio» di Piergiorgio Gamba, Maura Tonetto, Enzo Bottillo, Camilla Romigni e Patrizia Rossi. Belloni conferma anche che le autorità di Sanaa gli hanno assicurato che i rapitori sono stati tutti arrestati.
Il primo ad esprimere la sua gioia e grande soddisfazione per la liberazione degli ostaggi è stato il ministro degli esteri Gianfranco Fini che ha seguito passo passo tutte le fasi delle trattative che hanno portato alla felice conclusione della vicenda» e, come si sottolinea alla Farnesina, si è tenuto «in costante contatto con le autorità yemenite e con l'ambasciata d'Italia a Sanaà».

Piergiorgio Gamba, il chirurgo cinquantunenne padovano rapito, è stato invece il prima a mettersi in contatto questa mattina con la sua famiglia inviando un Sms alla cognata Maria Giovanna Tonetto: «Stiamo tutti bene. Siamo liberi. Non preoccupatevi più di nulla».
I rapitori che li hanno custoditi per sei giorni alla fine hanno ceduto e hanno deciso di mettere in libertà le tre donne e i due uomini per la cui incolumità si era molto temuto nelle prime ore del pomeriggio di giovedì, dopo la notizia di uno scontro a fuoco tra i sequestratori e le forze di sicurezza che circondavano il rifugio della banda.
Secondo quanto si è appreso, i rapitori avrebbero tentato di fuggire, lasciando gli italiani nel covo: almeno quattro di loro sono stati arrestati durante la fuga.
I cinque italiani sono attesi già in giornata in Italia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)