tradizioni

Ecco l’Albero pasquale e la volontà dell’uomo di rinascere a vita nuova

Vito De Guido

Il riferimento in Genesi e il diffondersi anche qui

La tradizione di addobbare i rami spogli degli alberi al termine della stagione invernale risale al Medioevo. A quel tempo le popolazioni, per celebrare l’arrivo imminente della primavera e il rifiorire della natura, usavano decorare le piante con fiori secchi e uova. È un simbolo iconico nei paesi del centro e nord Europa compresi Austria e Germania, passando per la Pennsylvania negli Stati Uniti.

La sua storia moderna è abbastanza recente. Per la prima volta l’albero di Pasqua è stato realizzato nel 1965 in Germania dov’è chiamato «Ostereierbaum». A realizzarlo fu il signor Volkert Kraft, cittadino di Saalfeld, che iniziò ad appendere delle uova di plastica sui rami di un melo situato nel proprio giardino per far divertire i suoi bambini.

Per molti anni consecutivi la famiglia di Kraft appese una media di 600 uova all’anno, fino a raggiungere le 10.000 uova complessive, tutte dipinte a mano o lavorate all’uncinetto. Sebbene il giardino di Kraft sia chiuso dal 2015, il suo melo è ancora oggi il più famoso, ma la tradizione dell’albero pasquale a quanto pare è molto più antica, addirittura secolare. Lo studioso di folklore Vance Randolph, nel libro «Magia e folklore di Ozark», afferma che in alcune comunità servisse a tenere lontane le streghe. Tra i tedeschi della Pennsylvania era considerato un portafortuna.

L’albero di Pasqua deve essere realizzato prima che inizi la Quaresima e restare intatto per tutti i relativi quaranta giorni. Negli ultimi anni è diventata una tradizione molto in voga che sta prendendo piede su tutto il territorio nazionale, quindi anche nel nostro territorio, una maniera di abbellire casa rendendola più allegra, coinvolgendo anche i bambini nella preparazione. L’albero di Pasqua nello specifico è un’usanza che deriva dalla religione cristiana, a differenza dell’albero di Natale che è prettamente pagano. Viene denominato anche «Albero della Vita» e rappresenta la Resurrezione di Gesù e la redenzione dell’uomo. Non a caso infatti, nella Genesi della Bibbia vi è un riferimento esplicito ad esso: «Il Signore Iddio fece germogliare l’albero della vita in mezzo al giardino».

È tradizione inoltre aggiungere all’albero, nella Domenica delle Palme, un rametto di ulivo in segno di buon auspicio. L’albero pasquale viene decorato con uova, nonché fiori come simbolo di prosperità e di rinascita. Infatti, ha come obiettivo quello di celebrare la primavera e la gioia della Pasqua. La scoperta personale dell’albero pasquale risale a un mio viaggio del 1981 in Austria, nel periodo pasquale, a Vienna e Salisburgo. E girando per la bellissima città asburgica mi ritrovai immerso tra i mercatini di Pasqua viennesi con le bancarelle piene di uova decorate a mano di tutti i colori possibili e immaginabili: uova vere che venivano svuotate del loro contenuto, sterilizzate e dipinte a mano, dotate di fiocchetti all’estremità che permettevano di appenderle comodamente ad alberi pasquali o in giro per la casa. Un’atmosfera suggestiva e quasi commovente che si custodisce amabilmente nello scrigno dei propri ricordi.

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