La questione
Autovelox a Pomarico, assemblea sulle multe ritenute illegittime
È spento da mesi perché non in regola con la normativa sull’omologazione obbligatoria, ma i cittadini di Pomarico (e non solo) continuano a vivere nell’incubo delle multe
L’autovelox è spento da mesi perché non in regola con la normativa sull’omologazione obbligatoria, ma i cittadini di Pomarico (e non solo) continuano a vivere nell’incubo delle multe, che arrivano anche sotto forma di ingiunzione. Se n’è parlato a Pomarico con i vertici dell’Adiconsum provinciale, la presidente Marina Festa e il legale dell’associazione Giuseppe Tedesco, sensibilizzati dai consiglieri comunali d’opposizione. Ha introdotto l’incontro pubblico la consigliera Angela Salerno, per il gruppo «Pari opportunità per tutti». Nell’agosto 2019 sono entrati in funzione i due autovelox installati dal Comune sulla Statale 7 (direzione Matera e direzione Basentana nella foto di Genovese). I consiglieri d’opposizione manifestarono il loro dissenso dal primo giorno, per il mancato rispetto di una prescrizione Anas e di diversi punti della direttiva «Minniti». «Abbiamo evidenziato anche un problema contrattuale -ha detto Salerno- in quanto i costi sostenuti per l’apparecchio non si limitano al noleggio, perchè la ditta aggiudicatrice incassa 16,25 euro oltre Iva per ogni verbale emesso. Sarebbe opportuno capire se sono legittimi i pagamenti effettuati dal Comune a “LaBconsulenze”, che nel solo periodo settembre-dicembre 2019 ammontano a circa 350mila euro. Ci siamo rivolti anche al prefetto». L’Adiconsum in più occasioni aveva contestato questi strumenti installati, aveva anche organizzato una raccolta firme per convincere il sindaco a eliminare i rilevatori di velocità. Il primo cittadino, Francesco Mancini, ha respinto tutte le accuse rilevando che le infrazioni comunque c’erano, e i limiti vanno rispettati a prescindere da cavilli di forma o procedure. Le statistiche certificano, però, che in quel tratto di strada da svariati anni non si verificano incidenti. Quindi nei primi due anni è arrivata la pioggia di ricorsi contro i verbali, perché gli apparecchi non sono omologati, tutti accolti con condanna del Comune a pagare le spese. Per questa ragione, si decise di spegnere gli autovelox e rinunciare ad altre costituzioni in giudizio, «ma tra maggio e giugno 2020 -rimarca Salerno- il Comune decise di presentare appello avverso le sentenze del giudice di pace di Matera, anche in contrasto con quanto già più volte affermato dalla Cassazione, ritenendo che la mancanza di omologazione non avesse rilevanza sui verbali. Molti utenti hanno anche presentato ricorso alla Cassazione e sono in attesa delle sentenze, nel 2024, e da ultimo nel maggio 2025, la stessa corte ha ribadito che l’omologazione è necessaria perchè i verbali possano essere ritenuti legittimi. Nel 2024 la Procura di Cosenza ha disposto il sequestro di numerosi autovelox gestiti dalla Labconsulenze srl, tra questi anche i due installati a Pomarico. Le multe sono illegittime senza omologazione, ma dopo 5 anni ai cittadini arrivano ancora verbali e ingiunzioni di pagamento, persino per pagamenti (illegittimi, quindi non dovuti) arrivati in ritardo», conclude Salerno. Quindi, prima di pagare è opportuno consultare un avvocato, mentre i consiglieri d’opposizione hanno chiesto ad Adiconsum la possibilità di avviare una class action.