Tradizioni

«Spazio allo strazzo»: la Madonna della Bruna narrata dai materani. La presentazione del carro trionfale VIDEO

Carmela Cosentino

Un progetto realizzato in collaborazione con l’azienda Miccolis ha consentito di girare video interviste tra passato e presente

Uno «spazio» che attraverso video interviste ai materani e ai protagonisti del 2 luglio permette di svelare e raccontare curiosità, retroscena, pensieri, aneddoti sulla festa della Bruna che si celebra da oltre 600 anni nella città dei Sassi. È il progetto Spazio allo strazzo, ideato da un gruppo di ragazzi dell’ associazione Maria Santissima della Bruna e avviato nelle scorse settimane con le interviste agli assaltatori del carro trionfale, sbarcato oggi anche sugli autobus grazie alla collaborazione con l’azienda Miccolis.

Percorrendo le strade della città dei Sassi, in viaggio sul bus, giovani ma anche anziani hanno raccontato a telecamere accese come vivono la festa, quali sono per loro i momenti salienti, le emozioni vissute in questa lunga giornata, ma anche i ricordi di infanzia, come la festa è cambiata nel tempo, in un viaggio tra passato e presente, in un confronto tra generazioni differenti. Interviste che, oltre che sulle pagine di Instagram e Facebook di Spazio allo strazzo, saranno disponibili anche sulla pagina Facebook de La Gazzetta del Mezzogiorno. «È un progetto - spiega Matteo Marchitelli dell’associazione Maria Santissima della Bruna - nato con l’obiettivo di raccogliere pareri e racconti sulla festa per creare alla fine un archivio che permetterà di conservare ricordi e le testimonianze dei materani. Sono racconti di un momento o di ricordo particolare della festa, che sia la processione dei pastori o la sfilata dei cavalieri o lo strappo del carro, ma anche le emozioni e le suggestioni che evocano gli odori, i suoni e i colori della festa che ti riportano anche indietro nel tempo e che permettono di mantenere sempre vivo il legame con la città, con la festa e con le nostre tradizioni».

La prima parte del progetto ha riguardato gli assaltatori del carro trionfale, mentre da oggi nell’Hub Perrone inizieranno le dirette condotte da Francesco Perrone, Pietro Ciccorelli e Filippo Villone. In tutto sei puntate divise per temi dove ogni giorno si alterneranno ai microfoni i protagonisti della festa: dall’artista Francesca Cascione, agli Angeli del carro, ai Cavalieri fino agli assaltatori. Spazio anche al confronto generazionale per raccontare la festa da diverse prospettive. Altro progetto riguarda la realizzazione di un documentario che racconterà tutto il 2 luglio materano, dalle prime luci dell’alba fino allo «strazzo del carro» in piazza Vittorio Veneto, con telecamere che saranno posizionate anche all’interno del manufatto in cartapesta.

Non solo interviste, però. Sempre sugli autobus Miccolis saranno disponibili le «poesie da strazzare» del poeta della Serra. Su questi fogli una parte si potrà strappare e chi vorrà potrà scrivere un pensiero o una frase sulla festa da lasciare sull’autobus. I pensieri verranno raccolti e verrà organizzata una mostra. Infine, da oggi fino al 30 giugno alle 19.30 (ad eccezione del 29 giugno, alle 18.30), nella piazzetta del carro trionfale, prende il via il format «Storie di donne», sette serate moderate dalla giornalista Rossella Montemurro, con il sostegno del main sponsor Nisia Martino. Nell’incontro di questa sera si parlerà di «Bambine invisibili» con la psicologa Roberta Coretti, la logopedista Mariangela Bruno e la professoressa Loredana Perla. Domani focus sulla leadership al femminile con Marica Lorusso, Margherita Perretti, Claudia Castellano e Rossana Gaudiano. Il 26 «Storie di coraggio e riscatto contro la violenza sulle donne»: interverranno il prefetto Cristina Favilli, il questore Emma Ivagnes, il comandante provinciale dei Vigili del fuoco Amalia Tedeschi, Brunilde Paradiso e Caterina Rotondaro. Il 27 il tema sarà «La città che vorrei»: ne discuteranno Patrizia Minardi del comitato pari opportunità di Soroptimist, la presidente del Club Maria Rosaria Pellegrini, Cristina Amenta referente sostenibilità ambientale del Club Matera, il presidente dell’Anci Gerardo Larocca. Il tema del 28 sarà la prevenzione oncologica: ne parleranno Laura Tosto, Maria Merlino, la psicoterapeuta Teodora Di Pede e Anna Iallorenzi. Il 29 si discuterà di disturbi alimentari e identità femminile, con Aurelia Miccolis, Francesca Armandi, Federica Caiella e Daniela Giordano. Ultimo appuntamento il 30 con «Sogni che si fanno strada».

LA PRESENTAZIONE DEL CARRO TRIONFALE

Fede e tradizione, tra sacro e profano, hanno salutato a Matera la presentazione del carro trionfale che il 2 luglio trasporterà per le strade cittadine, dal rione Piccianello alla basilica cattedrale, la Patrona Maria Santissima della Bruna. Il carro è stato realizzato per il secondo anno consecutivo dall’artista Francesca Cascione, ed è ispirato per la 636esima edizione al tema del Giubileo 2025, 'Mio Signore e mio Dio, Tu Mia Speranza'.
Il carro trionfale rappresenta un imponente vascello simbolico, quale immagine della Chiesa che naviga con il sostegno della speranza nelle acque turbolente della vita. Il manufatto di cartapesta, lungo 10 metri e alto 6, è istoriato con 14 statue a grandezza naturale, 14 angioletti, 6 angeli telamoni e numerose decorazioni pittoriche e scultoree.

Nella parte anteriore, il rostro è dominato da un’aquila - simbolo di resurrezione e visione spirituale - affiancata da due angeli che suonano il corno di ariete, richiamo diretto al concetto di Giubileo come tempo di liberazione. La scena centrale è dedicata all’incontro tra Gesù risorto e l’apostolo Tommaso, raffigurato nell’atto di toccare la ferita del costato. Nella torre posteriore, spicca la raffigurazione della Trinità sulla porta d’ingresso che accoglierà l’immagine sacra della Bruna.
Alla sommità, il trono della Madonna è arricchito da lanterne ispirate alla navigazione, simboli della luce che guida nel cammino della fede. Sul retro del carro, un imponente gruppo scultoreo rappresenta il sacrificio di Abramo, contrappunto simbolico alla scena di Tommaso: entrambi raccontano un cammino interiore segnato dalla prova e dalla fiducia. Completano il percorso iconografico, legato al tema del Giubileo, scene bibliche come l’Annunciazione, la pesca miracolosa, il cenacolo, Simeone e Anna al tempio, e il Discorso della Montagna, componendo un mosaico spirituale che intreccia fede, carità e speranza.
Il carro trionfale, nella serata del 2 luglio, sarà trainato da quattro coppie di muli, scortato da cavalieri in costume di epoca spagnolesca, fino alla deposizione in Duomo della statua della Santa Padrona. Poi il ritorno in piazza Vittorio Veneto dove, come da tradizione, sarà assaltato e distrutto dal popolo.

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