la polemica

Matera, la zona rossa per il «G7» contestata dai commercianti. Ma il Comune si difende

Carmela Cosentino

Il sindaco: «Bisogna pensare alla promozione della città per gli anni futuri»

MATERA - Adesso è il sindaco Domenico Bennardi a intervenire per porre fine alle polemiche sulla sospensione delle attività commerciali nella zona rossa, in occasione del G7 Pari opportunità. Una misura prevista domani e domenica, dettata dalle stringenti prescrizioni di sicurezza imposte da Questura e Prefettura, che per Confcommercio Matera, ha creato disagi, “gravi problematiche logistiche ed economiche non potendo assolvere ad impegni e prenotazioni già prese”, da qui la richiesta di ristori “nelle modalità che questa amministrazione riterrà più opportuno adottare”.

Dopo l’intervento dell’assessore al turismo Francesco Salvatore che ha spiegato che “i disagi temporanei che questo tipo di eventi comportano nella regolare vita della città, troveranno il giusto ristoro nella vetrina mondiale in cui Matera sarà inevitabilmente esposta nelle prossime settimane”, dal Palazzo di via Moro, non si fa attendere la risposta del sindaco, che nel ricordare come gli stessi provvedimenti siano stati adottati anche in altre città italiane, spiega di aver avanzato, nei tavoli di confronto sulla sicurezza e l’organizzazione, la richiesta di ristori per gli operatori commerciali, e per la stessa Amministrazione comunale che ha dovuto investire proprie risorse per garantire le misure di sicurezza.

“La risposta che mi è stata data- chiarisce il sindaco- è che non è possibile alcun ristoro dal ministero. Tuttavia la Regione Basilicata, su mia richiesta, ha concesso un contributo che andrà a coprire quasi totalmente le spese di sicurezza accollate al Comune di Matera per circa 60mila euro. Immaginare ristori finanziari dal bilancio comunale -rimarca Bennardi- non sarebbe facile né sul piano amministrativo, né su quello contabile-finanziario”, ma con gli assessori al Bilancio e alla Cultura stiamo valutando forme alternative di supporto e sostegno alle attività nelle zone rosse”. Evidenzia però che il ristoro più rilevante che si possa immaginare come comunità intera, risieda nella vetrina mondiale in cui Matera sarà esposta nelle prossime settimane. Un vero e proprio investimento corale nella promozione dell’immagine della città, scelta dal ministero degli Esteri tra le poche città italiane, e l’unica a livello regionale, come sede in cui si riunirà il G7 composto da delegazioni di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, e Italia.

“Con certezza possiamo affermare che se Matera potrà ospitare ancora eventi mondiali come questo, è anche grazie alla qualità dell’offerta turistica e culturale e ad una reputazione nazionale dove gli stessi operatori turistici e commerciali hanno contribuito a costruire negli anni”. Infine, Bennardi chiarisce i passaggi tecnico-procedurali che ha portato al suo atto: «L’ordinanza di chiusura tiene conto di precise prescrizioni della questura e indicazioni emerse in prefettura, relative a chiusura di strade e rimozione di “ogni tipo di ingombro dislocato nelle vie in cui transiteranno le delegazioni del G7”. Prescrizioni che mi sono state notificate con una tempistica condizionata dalla concitazione di questi giorni e dal fatto che il programma definitivo del G7 ci è stato inviato dal ministero pochissimi giorni prima. Quindi, ho predisposto l’ordinanza ben consapevole che la tempistica fosse piuttosto stretta, seppure legata a ragioni organizzative rispetto alle quali il Comune non ha competenza”.

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