Ambiente

Inquinamento del Basento: il sindaco di Pisticci fa eseguire campionamenti

Antonio Corrado

La preoccupazione sta montando, anche perché quell’acqua finisce in mare, ma soprattutto viene bevuta da animali al pascolo

PISTICCI - È un’estate nera, anzi marrone tendente al rosso, quella che sta vivendo il fiume Basento nel tratto del Comune di Pisticci. Dopo una prima segnalazione del consigliere comunale d’opposizione Vito Di Trani, circa il sospetto inquinamento in località «Torre Accio», su richiesta del sindaco Domenico Albano l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpab) nei primi giorni di luglio aveva effettuato un prelievo sull’area in cui la colorazione dell’acqua appariva chiaramente marrone tendente al rosso, e in alcuni tratti persino nera. Mentre si è ancora in attesa dei risultati del primo prelievo, lunedì notte il sindaco è stato nuovamente allertato dalla presenza di acqua visibilmente colorata di marrone-nero. «A tarda sera, dopo aver ricevuto una segnalazione-denuncia, mi sono recato sul posto -spiega Albano- verificando personalmente la presenza dell’anomalia; quindi ho immediatamente allertato l’Arpab e chiamato i carabinieri, che mi hanno raggiunto verificando anche loro personalmente l’anomala colorazione del fiume.

Martedì mattina ho chiesto l’intervento del laboratorio privato di analisi «D’Arienzo», che ha prelevato nuovi campioni nella zona dove si manifesta il problema. -conclude il sindaco- Ho voluto fare subito il campionamento, a maggiore garanzia dell’attendibilità del risultato. Ora non ci resta che attendere gli esiti di entrambi i campionamenti, per capire costa stia accadendo». Il responsabile del laboratorio, Roberto D’Arienzo, ha spiegato che saranno effettuati rilievi con reagenti per capire lo stato chimico (sulla presenza di idrocarburi semplici o policiclici aromatici), fisico (sulla torbidità) e batteriologico nei campioni prelevati dal Basento, ma si dovrà attendere circa quindici giorni. La preoccupazione a Pisticci sta montando, anche perché quell’acqua finisce in mare, ma soprattutto viene bevuta da animali al pascolo.

«Questo è un ulteriore problema -spiega alla Gazzetta il consigliere Di Trani- perché mi risulta sia ancora vigente una mia ordinanza sindacale del 2011 (Di Trani è stato a lungo sindaco di Pisticci ndr), con la quale vietavo categoricamente l’abbeveramento nel fiume. Quindi, se come si vede dalle immagini che ho scattato, proprio nella zona segnata dalla strana colorazione bevono tranquillamente dei cavalli, c’è qualcuno che non rispetta l’ordinanza mettendo a rischio il benessere di tutti, animali e uomini». Le condizioni di salute del Basento sono ormai un dato sensibile da osservare con periodicità, perché da circa un trentennio nel fiume si è rilevato di tutto: dalla schiuma bianca ai metalli pesanti, fino alle anomale colorazioni in determinati periodi. Il corso fluviale è molto lungo, perché parte da Potenza dove l’acqua è abbastanza cristallina, per arrivare nel mar Jonio dopo aver attraversato diverse aree sensibili per produzioni e lavorazioni industriali, con una limpidezza decisamente appannata. Nessuna accusa indiscriminata agli impianti industriali che gravitano lungo il corso del fiume, perché il dato emerge da una semplice osservazione empirica. Solo i risultati delle analisi di questi giorni, daranno un’indicazione attendibile sull’origine di questo anomalo intorbidimento del Basento.

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