ENERGIA RINNOVABILE

Basilicata, Irsina dice no al nuovo parco eolico

ANTONIO CORRADO

Il progetto «S.Eufemia» come il nome della protettrice della cittadina lucana è apparso anche come una provocazione

IRSINA - È sembrata un’intollerabile provocazione, quella di vedere il nome della protettrice di Irsina, Sant’Eufemia a cui il Mantegna ha dedicato una statua custodita in cattedrale, sull’intestazione progettuale di autorizzazione di un parco eolico in territorio comunale, ai confini tra le due province lucane. Un’iniziativa che ha provocato indignazione nel sindaco Nicola Morea, deciso a opporsi con ogni mezzo a quello che definisce «l’ennesimo scempio del territorio». La proposta è stata presentata nelle scorse settimane per la zona “Notargiacomo” e denominata provocatoriamente “Sant’Eufemia”.

Il territorio di Irsina, interamente sottoposto a vincolo paesaggistico, fino ad oggi è stato immune dalle scorribande effettuate nelle zone circostanti (San Chirico, Tolve, Oppido, Tricarico ecc ecc), ma l’assenza di un Piano regionale determina anarchia, «consentendo alle lobby dell’energia alternativa (cosiddetta pulita) -spiega Morea- di abusare il territorio, sfruttando il lasciapassare del Governo nazionale. Siamo stanchi di vedere sulla nostra terra solo interessi speculativi. -rimarca il sindaco- L’area oggetto della proposta (al confine tra Irsina e Genzano nel Potentino), è ritenuta sito idoneo anche per il Deposito unico nazionale delle scorie nucleari. La stessa area aspetta da 50 anni la realizzazione dello schema idrico Basento-Bradano, che avrebbe consentito una trasformazione dell’agricoltura e enormi possibilità di sviluppo ed occupazione. Invece solo speculazioni, mere speculazioni che soddisfano interessi di pochi e non lasciano nulla al territorio. -insiste Morea- Noi combatteremo con tutte le forze per contrastare una proposta che deturpa l’ambiente e il paesaggio, temi su cui stiamo investendo da anni. Non consentiremo di deturpare il territorio di Irsina».

Il consiglio comunale di Irsina, ha già espresso all’unanimità il diniego totale all’iniziativa, e nelle prossime settimane verrà elaborato il documento di osservazioni, aperto al contributo di tutti, cittadini, associazioni e Amministrazioni comunali confinanti. «Ci attendiamo -conclude il sindaco Morea- una presa di posizione netta da parte di Regione e Soprintendenza, per evitare uno scempio in un’area storica (castello di Monteserico, luoghi della Riforma, battaglia di Montepeloso ecc). Quell’area merita investimenti infrastrutturali, attenzioni finalizzate a garantire futuro e prosperità, non mere speculazioni che non producono nulla per il territorio. Irsina combatterà con ogni forza per difendere il proprio territorio».

Negli ultimi anni, la Basilicata ha subìto una notevole invasione di pale eoliche, spesso anche su terreni privati. Oltre a rappresentare una violazione di paesaggi incontaminati, gli impianti hanno costituito un pericolo per persone e cose. Infatti, sono decine gli episodi di grosse eliche staccatesi dai pali per la fortissima rotazione impressa dai venti, poi cadute su abitazioni, o a pochi metri da auto in transito. Quindi un investimento discutibile per l’estetica del paesaggio, ma anche per la sicurezza stessa dei residenti.

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