i luoghi di cultura

La biblioteca «Stigliani» a singhiozzo. Matera dice no: «Basta spoliazione»

Donato Mastrangelo

Mancano i fondi e il personale

MATERA - Orari ridotti e chiusura il sabato: quale futuro per la Biblioteca Provinciale «Tommaso Stigliani»?

Quattro anni dopo le celebrazioni di Matera Capitale europea della cultura la sensazione è che la lancetta sia rimasta ferma, se non addirittura all’indietro su quel processo che avrebbe dovuto affermare l’universo dei saperi come valore fondante per costruire il nuovo paradigma della città dei Sassi. Ed invece la spoliazione dei servizi, oltre che i piccoli borghi, non sta risparmiando neppure la città capoluogo costretta a difendere presidi culturali di fondamentale rilievo per la collettività, come appunto la Biblioteca Provinciale «Tommaso Stigliani». L’assalto al carro trionfale del 2 luglio, come prevede la tradizione ha spogliato il manufatto dei suoi fregi in cartapesta, cimeli preziosi della Festa della Madonna della Bruna, bene immateriale che esprime l’identità stessa dei materani. Per la Biblioteca, invece la prospettiva va vista da una angolatura differente. C’è un patrimonio da tutelare e valorizzare che necessita di risorse umane ed economiche per il suo rilancio.

Matera lo deve alla sua storia, fatta di riscatto e resilienza e lo deve anche per quella sorta di testamento morale che David Sassoli il 20 dicembre 2019 nella Cava del Sole, a chiusura delle celebrazioni della Capitale europea pronunciò con slancio e passione. «Per il rilanciare il progetto europeo - disse il presidente del Parlamento Europeo - occorre investire sul valore della comunità: l'istruzione, la cultura, il nostro patrimonio, la nostra diversità è quanto ci rende unici ma ancora interessanti».

Lo scorso 27 giugno si è levato con forza in Piazza Vittorio Veneto il grido di associazioni, studenti, sindacati Cgil, Cisl e Uil per preservare quel luogo della cultura che si trova a Palazzo dell’Annunziata.

Dina Sileo, consigliera regionale e presidente della Quarta Commissione, nei giorni scorsi ha annunciato che porterà la discussione in Commissione, convocando, inoltre, nella prima data utile l’Associazione Italiana Biblioteche. «È fondamentale - afferma Pasquale Doria, dell’Associazione Amici della Biblioteca - che ci sia un tavolo di confronto tra la Regione Basilicata, le associazioni e tutti quanti hanno a cuore il futuro della Biblioteca. Invitiamo tuttavia il presidente della Regione Vito Bardi e la consigliera Sileo a recarsi a Matera e toccare con mano l’inestimabile patrimonio di cui dispone la Biblioteca Stigliani. Non dimentichiamo che proprio Il 28 giugno di 450 anni fa, nel 1573, nasceva a Matera il poeta e scrittore Tommaso Stigliani. Ci risulta che lo lo stanno studiando in Spagna e Inghilterra, in particolare per la sua opera del 1617 intitolata “Il mondo nuovo”, scritta da un autore dalle radici lunghe come quelle ultra millenarie della sua città che, però, oggi non può neppure degnamente celebrarlo. Al momento non si dispone neppure dei fondi per la spesa ordinaria. Parliamo di un presidio culturale che è un punto di riferimento per studenti, ricercatori ma funge anche da aggregatore sociale per tante persone della terza età che consultano libri e giornali». Il consigliere regionale Piergiorgio Quarto, che nelle scorse settimane ha effettuato un sopralluogo alla Biblioteca Stigliani, assicura che «la Giunta Regionale si è impegnata nella figura del Presidente Bardi a sostenere già in fase di bilancio con una somma di circa un milione e ottocentomila euro, interventi in tempi brevi grazie alle opportunità dei fondi FSC per poter riqualificare la struttura nella sua interezza. Ulteriormente in fase successiva in previsione della prima variazione di bilancio l’obiettivo è di finanziare anche le esigenze ordinarie di funzionamento».

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