LA CRISI
«I prezzi delle materie prime non coprono più i costi»: l'agricoltura protesta a Scanzano Jonico
La Cia riunisce il comparto meridionale per gli effetti della guerra: «A gran voce sui nostri trattori»
MATERA - «Esprimiamo la forte preoccupazione del mondo agricolo meridionale per le ripercussioni della guerra in Ucraina sull’economia agricola italiana, sull’approvvigionamento di materie prime fondamentali per le produzioni e gli allevamenti, dal gas al mais, con le imprese del settore sempre più costrette a lavorare in perdita, con prezzi che non riescono più a coprire i costi delle attività, tra il 120% delle bollette energetiche, il carburante che ha raggiunto quote insostenibili e i rincari sui fertilizzanti del 170%». La Cia, Confederazione Agricoltori Italiani ha organizzato, per domenica 20 marzo, la manifestazione che unisce tutto il mondo agricolo meridionale in Basilicata, così da permettere a tutti gli agricoltori del Sud di unirsi in un solo luogo e far sentire più forte e compatta la loro voce. L’appuntamento è fissato per dopodomani, dalle ore 10, a Scanzano Jonico, con il corteo degli agricoltori che a bordo dei loro trattori si snoderà fino ad arrivare in piazza del Commercio, ed è qui che, alle ore 13, che è previsto il momento finale della manifestazione. Questa è stata presentata alla stampa dal direttore Cia Basilicata Donato Di Stefano, insieme ai presidenti di Potenza Giannino Lorusso e Matera Giuseppe Stasi.
Domenica, nel comune materano per unirsi al coro dell'agricoltura meridionale, sarà presente anche il comparto pugliese: «Manifestiamo, e lo facciamo pacificamente e dunque lanciando un segnale ancora più forte in questo momento storico, perché è giusto e necessario che la voce delle imprese agricole, degli imprenditori e dei lavoratori del comparto primario si levi altissima e faccia comprendere alle istituzioni il momento drammatico che stiamo vivendo – ha dichiarato Giannicola D’Amico, vicepresidente di Cia della Puglia –. Dalla nostra regione, si muoveranno delegazioni e gruppi di agricoltori da Taranto, Bari, BAT, Brindisi, Foggia e Lecce; ci uniremo a tutti gli altri gruppi provenienti da ogni parte della Basilicata, ma anche da Calabria, Campania, Molise e Sicilia».