cultura
Matera, la biblioteca provinciale annaspa
Neanche nell'anno della Capitale della Cultura cambiano i problemi: personale, struttura e funzioni organizzative
Nemmeno nell'anno di Matera capitale della cultura si è trovata una soluzione per la Biblioteca provinciale Stigliani, alle prese da tempo con problemi di personale, strutturali e di funzioni organizzative. Così quello che avrebbe dovuto essere uno dei simboli di «Matera 2019», il contenitore culturale per antonomasia, versa ancora in condizioni precarie. «In queste condizioni - dicono in un documento Cgil, Cisl, Uil, Associazione Amici della Biblioteca e Rete degli studenti medi - viene messo in discussione lo storico ruolo pubblico di promozione culturale svolto dalla Biblioteca innanzitutto a causa dell’incertezza e insufficienza delle risorse finanziarie disponibili per garantire interventi adeguati di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio nonché condizioni di sicurezza e di agibilità della struttura, degli ambienti e degli impianti per utenti e personale addetto». Questioni affrontate nella Conferenza di servizio tenutasi alla Provincia in cui sindacati e associazioni hanno rilevato «l’assoluta insufficienza del personale in servizio, dimezzato rispetto all’organico previsto (da 44 a 23), situazione questa destinata ad ulteriormente aggravarsi già dai prossimi mesi per il pensionamento di addetti, che, in mancanza di turnover, soprattutto quello relativo a talune mansioni specifiche ed essenziali, non solo non potrà assicurare il potenziamento e la riqualificazione delle prestazioni auspicate da offrire ad una utenza sempre molto elevata di studenti e di frequentatori, ma finirà per ridurre il già insufficiente orario di apertura (il servizio è attualmente svolto solo dalle ore 8 alle 18,30 nei giorni feriali da lunedì a giovedì, per venerdì fino alle 14,00)».
La Regione Basilicata, chiedono sindacati e associazioni, «favorisca il completamento e l’adeguamento della pianta organica con particolare riferimento alle figure professionali dei bibliotecari, giacché, se l’Amministrazione provinciale è l'ente proprietario di Palazzo dell’Annunziata e di tutto il patrimonio librario della Biblioteca, il personale, a seguito del processo di riordino delle funzioni delle Province, è passato alle dipendenze della Regione Basilicata, come confermato dalla legge regionale n. 49 del 2015. All’Amministrazione provinciale è stata delegata, con contestuale erogazione annuale di fondi regionali, solo la competenza gestionale per cultura, biblioteca, musei, mentre il personale risulta collocato nell’organico regionale e facente capo al dirigente regionale di competenza per un vers, ed anche a quello provinciale per specifiche funzioni».
Sempre e solo con erogazione di fondi annuali del bilancio regionale, la Provincia deve far fronte ai problemi strutturali e di manutenzione dell’edificio monumentale sede della Biblioteca: si tratta di provvedere alla sicurezza e sanificazione degli ambienti con interventi non più procrastinabili che rischiano di mettere a repentaglio il funzionamento e l’apertura. Rispetto a 1,5 milioni di euro richiesti dalla Provincia, solo 300 mila sono stati trasferiti dalla Giunta regionale e risultano insufficienti per affrontare la precaria situazione. E poi gli aspetti funzionali: potenziamento del servizio e della strumentazione per la consultazione del catalogo Opac e per il prestito librario presso altre biblioteche; ampliamento delle dotazioni dei pc, adozione di un regolamento di utilizzo della sala “Laura Battista”. Cosa fare subito? Affrontare tutti i problemi davanti al prefetto. Per l’altro passo, serve la Regione.