Nel Materano
Bernalda, sedia a rotelle nuova per la bimba disabile che cresce: problemi burocratici
I genitori sono esasperati, ma la storia potrebbe essere alla conclusione
Potrebbe essere in rapida soluzione il caso di Melissa, la bambina di 10 anni, residente a Bernalda, affetta da disabilità, i cui genitori hanno chiesto a gran voce l’assegnazione di una sedia a rotelle nuova e, soprattutto, idonea alla fase di crescita della bambina. Una sedia a rotelle che, hanno spiegato i genitori, è necessaria soprattutto per risolvere i problemi posturali di Melissa. La soluzione, secondo quanto riferito dall’assessore regionale alla Sanità, Rocco Leone, come riportiamo in altra parte del giornale, sarebbe in itinere, ma papà Michele Moramarco e mamma Antonella Fuina hanno comunque denunciato e reso nota la loro difficoltà.
«Melissa – ha spiegato Moramarco – è nata prematura a soli 6 mesi e, peraltro, su questo c’è anche un contenzioso con le istituzioni sanitarie. Da circa 5 mesi nostra figlia attende che venga fornita dall’Azienda sanitaria di Matera una nuova sedia a rotelle perché quella attuale è ormai inadatta in quanto troppo piccola: tenga conto che le è stata assegnata quando aveva 5 anni, ma adesso ne ha 10 ed è cresciuta. L’attesa sembrava finalmente finita – ha raccontato ancora il padre di Melissa – ma quando la ditta che fornisce il servizio per conto dell’Asm ci ha convocati per la consegna, abbiamo preso atto con grande stupore, in verità non solo io e mia moglie, ma anche il tecnico che doveva prendere le misure dell’unità posturale, quanto la nuova sedia fosse grande per nostra figlia. Si trattava, in pratica, di una sedia a rotelle extra large che non avrebbe consentito a Melissa di stare seduta in una posizione corretta. Ci è stato spiegato che tutto questo avrebbe comportato un grave danno di postura per nostra figlia. Devo dire che la ditta, umanamente, ci è venuta incontro e ci ha cambiato la sedia a rotelle, senza chiederci un centesimo in più».
Problema risolto? Moramarco ha spiegato che, in realtà, è stato proprio in questo frangente che la problematica si è acuita. «Incomprensibilmente, il direttore sanitario dell’Asm ha negato l’autorizzazione all’acquisto della sedia a rotelle pediatrica idonea, malgrado questo non comporti alcun aggravio di spesa alle casse dell’Azienda Sanitaria. Ci è stato detto di prendere comunque la sedia assegnata a nostra figlia, anche senza unità posturale, senza la quale, però, Melissa non può stare seduta, e di recarci dal fisiatra che aveva prescritto la nuova sedia che avrebbe dovuto fare una nuova prescrizione: ripresentare una nuova domanda, però, temiamo che comporti tempi lunghi comporti. Nel frattempo Melissa sarebbe stata costretta a stare seduta ricurva su una sedia diventata ormai piccola. Una situazione vergognosa – ha spiegato Moramarco – che noi vogliamo diventi di dominio pubblico perché non è giusto che la burocrazia colpisca le fasce più deboli».
Così, la vicenda della piccola Melissa ha fatto il giro del web e della carta stampata, ma, almeno stando a quanto riferito da Leone, dovrebbe presto trovare una soluzione, senza tempi lunghi, come Moramarco ha temuto potesse accadere. La speranza è che per davvero Melissa possa avere in tempi esigui quella sedia a rotelle e che, per una volta, la burocrazia e anche le polemiche lascino spazio alla soluzione concreta.