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Lecce, strada spianata al referendum per il filobus: via libera unanime del Consiglio alle modifiche del regolamento

Gaetano Gorgoni

Il voto è stato una pura formalità. Le modifiche consentono di sostituire con un professore di diritto pubblico dell’Università del Salento il terzo componente della commissione tecnica

Sono passate all’unanimità, durante la seduta del Consiglio comunale di ieri mattina, le modifiche allo statuto e al regolamento sul referendum cittadino, che consentono di sostituire con un professore di diritto pubblico dell’Università del Salento il terzo componente della commissione tecnica. Questo gruppo di esperti formato anche da un avvocato in diritto amministrativo nominato dall’Ordine degli avvocati e dal segretario comunale dovrà verificare la regolarità di tutto l’iter e del quesito referendario proposto dal Comitato contro il potenziamento del filobus. Nelle prossime ore il direttore del dipartimento di Scienze giuridiche, Luigi Melica, convocherà alcuni docenti per consultarli prima di procedere alla nomina. La prossima settimana potrebbe già essere disponibile il professore incaricato per mettere in moto la Commissione tecnica.

Il voto in Consiglio comunale è stato una pura formalità dopo il via libera unanime in Commissione statuto: tutto si è svolto velocemente, subito dopo aver ricevuto la lettera con la quale il presidente del Tar ha informato il sindaco Poli Bortone che non sarebbe stato possibile per un magistrato amministrativo prendere parte alla Commissione tecnica. Infatti, in caso di ricorso su una delle decisioni di quest’organo il tribunale sarebbe stato chiamato a esprimersi su una decisione presa anche con la partecipazione di un proprio componente: è un caso di incompatibilità messa in luce dall’organo di garanzia della giustizia amministrativa, che ha fornito un parere preventivo. In questo modo i giudici avrebbero rischiato di non apparire super partes.

«È un argomento che abbiamo trattato immediatamente - ha detto il sindaco Adriana Poli Bortone nel suo intervento - Credo che in nessun’altra circostanza abbiamo fatto con tanta fretta. La soddisfazione è stata unanime perché in una settimana siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo. Il referendum è uno strumento di partecipazione che nessuno vuole ostacolare e che deve andare avanti, visto che in passato è stato scarsamente utilizzato».

A proposito del referendum, la prima cittadina ha dichiarato che è intenzione della maggioranza consentire ai leccesi di utilizzarlo in modo più frequente. E La minoranza ha espresso soddisfazione per lo spirito collaborativo e per la celerità. «Correggendo il vecchio regolamento consentiamo a tutti di poter usufruire delle consultazioni di base comunali: uno strumento di democrazia diretta», ha detto il consigliere Pd, Antonio Rotundo. Un plauso al governo cittadino è arrivato anche dai consiglieri di minoranza Chrisitan Gnoni e Sergio Della Giorgia.

Dopo questo breve momento di concordia tra maggioranza e opposizione, potrà riprendere la sfida sul del potenziamento della filovia. Da una parte la maggioranza, che crede nell’importanza di un’infrastruttura che porterà anche più mezzi e interventi sulla viabilità a costo zero (perché il finanziamento di 118 milioni e a totale carico ministeriale) e dall’altra chi teme il tracollo delle casse comunali, con i costi di gestione, oltre a un impatto pesante anche in termini paesaggistici.

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