circuito verde

Lecce ripensa il suo verde: 322 nuovi alberi in nove aree

Gaetano Gorgoni

Interventi da Porta Napoli a viale Grassi, passando per la villa comunale. Pini pericolanti sostituiti con essenze più idonee

È al vaglio della Regione Puglia il progetto del Comune “Circuito verde”: prevede la riqualificazione di 9 aree cittadine, con 322 nuovi alberi. Se n’è discusso ieri mattina in Commissione Lavori pubblici e verde pubblico, dove oltre all’assessore Severo Martini, è intervenuto il dirigente Francesco Magnolo. «Si tratta di un progetto di rigenerazione di aree già presenti e di potenziamento del verde - ha detto l’assessore all’Ambiente in apertura della riunione - Il tutto si inserisce nel progetto di sostituzione delle alberature pericolanti con alberi più idonei. Il progetto mira ad abbellire viali storici della città da Porta Napoli a viale Grassi». Alla base di questo nuovo possibile intervento c’è l’idea del dirigente del settore Ambiente che i pini che popolano la nostra città, nella maggior parte dei casi siano pericolanti e inidonei per il contesto urbano. Magnolo parla di un «percorso ideale», che interessa anche il cimitero, «dove ci sono alberi vetusti e pericolosi, che necessitano di una rivisitazione».

Il rifacimento del verde prosegue in via Calasso e viale De Pietro. Un altro step sarà quello della villa comunale in cui c’è da intervenire su diverse alberature per sostituirle: saranno piantati 67 nuovi alberi proprio nel parco del centro cittadino. È interessata dal “circuito del verde” anche via XXV Luglio, dove è già operativo un cantiere per la riqualificazione. «Vogliamo intervenire nella zona prospiciente il castello, in particolare dove ci sono delle aiuole in cui sono state piantate delle palme, che hanno avuto problemi con il punteruolo rosso e altre malattie - ha puntualizzato il dirigente del settore Ambiente - Le sostituiremo con altre alberature più idonee, che non tolgono la visuale del castello ma contribuiscono a creare delle zone d’ombra e di verde molto utili, soprattutto nei periodi più caldi. L’ultima parte degli interventi riguarda viale Lo Re e il monumento dei caduti. In Piazza Italia c’è qualche piccola necessità di intervento, anche se si è intervenuti sul verde non molto tempo fa. Abbiamo l’intenzione di sostituire gli alberi che non si presentano in idonee condizioni di salute».

Il circuito di rifacimento del verde si estenderà anche da via Bernardino Realino fino a viale Grassi, sostituendo tutti quegli alberi che presentano dei problemi di staticità o siano in condizione di pericolo evidente. Ma non è finita qui: spiccano nel progetto due altre zone, “tendenzialmente periferiche”: quella alle spalle del cimitero, già interessata da un cantiere, e in via vecchia Surbo. La seconda zona interessata dagli interventi, nelle vicinanze del mercato bisettimanale, è quella tra via Roma e via Bari, con piantumazione di un’area a verde, là dove c’è la brecciolina. Quella zona è interessata alla costruzione di alcune vasche di raccolta d’acqua piovana che permetteranno di non interessare le risorse idriche per l’irrigazione.

Il consigliere di minoranza, Antonio De Matteis, ha espresso perplessità per la fase di mantenimento delle nuove alberature e poi ha chiesto l’esito del progetto sul bosco di Natale: «Piantare gli alberi non basta, bisogna fare la manutenzione». Magnolo ha spiegato che adesso c’è un sistema diverso per cui insieme alla piantumazione degli alberi si prevede il sistema di irrigazione e l’intervento di sostituzione nel caso la pianta secchi. Per quanto riguarda il progetto della piantumazione degli alberi di Natale che avrebbero dovuto donare le famiglie leccesi, il dirigente ha ammesso che non c’è stato alcun riscontro, ma si è impegnato a pubblicizzare di più l’iniziativa. «Quando si pianta un albero, non c’è la certezza che non secchi, anche se lo si innaffia regolarmente, come quello in piazzetta Panzera», ha poi concluso Magnolo per chiudere le polemiche sul cedro seccato in pochi mesi.

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