la polemica
Parcheggi, protestano i dipendenti del Fazzi di Lecce: «Posti auto occupati dagli utenti, serve una soluzione»
Parcheggi e precariato degli infermieri: Fials denuncia i tormenti per i dipendenti di Asl Lecce
Parcheggi e precariato degli infermieri: Fials denuncia i tormenti per i dipendenti di Asl Lecce. Il problema dei parcheggi fu sollevato dal segretario provinciale della Fials Vincenzo Gentile già l’anno scorso, ma la situazione non è migliorata. «A tutt’oggi, le problematiche relative alla carenza di parcheggi destinati ai dipendenti, nonostante le nostre reiterate richieste, sono rimaste irrisolte. Quotidianamente, riceviamo segnalazioni da parte dei dipendenti in servizio al Dea che lamentano la carenza di parcheggi a loro dedicati. Ciò costringe i dipendenti a estenuanti ricerche, con vani risultati, tanto che sono costretti spesso a parcheggiare fuori, negli stalli a pagamento».
Il problema si origina dal fatto che l’accesso al Dea non è controllato e quindi anche i visitatori trovano accesso libero. È vero che nella zona parcheggi è posto un divieto d’accesso per chi non è dipendente, ma non viene rispettato. Gentile tende una mano alla Asl: «Nell’ottica della leale collaborazione che ha sempre contraddistinto il nostro operato ci rendiamo disponibili a contribuire proponendo soluzioni per limitare l’accesso al parcheggio in modo da garantire la possibilità di sosta ai dipendenti». Da una parte la mano tesa, dall’altra il monito: «Preannunciamo che, in difetto, adotteremo le opportune iniziative a tutela delle legittime ragioni dei lavoratori».
La questione investe i circa 1.800 dipendenti del Fazzi spalmati tra Dipartimento di emergenza-urgenza, Polo oncologico, corpo centrale dell’ospedale. Per quanto riguarda i parcheggi alla Fials sono pervenute diverse lamentele da parte del personale che ha difficoltà a parcheggiare sia nell’area esterna che nell’interrato della struttura nonostante ci siano 540 stalli (290 nell’interrato e 250 all’esterno). Per questo Gentile chiede che siano attivate anche dalla Asl di Lecce, come già fatto in altre Asl pugliesi, sbarre telecomandate per garantire i parcheggi al personale in servizio.
Altra storia quella del precariato degli infermieri, che secondo il sindacalista sarebbe alimentato dalle modalità di reclutamento adottate dal Asl Lecce. Lo scorso 8 maggio è stato pubblicato un avviso per incarichi a tempo determinato di sei mesi. Un tempo breve che potrebbe essere anche brevissimo in quanto è precisato che potrebbe concludersi anticipatamente per intervenuta copertura del posto a tempo indeterminato a seguito dell’assunzione dei vincitori del concorso. Secondo Fials è un nonsenso perché «incarichi così concepiti non fanno che aggravare il fenomeno del precariato infermieristico».