La storia

Miggiano, il preside anti violenza e l'appello ai prof per l'8 marzo: «Insegnate alle ragazze di essere libere e ambiziose»

Mauro Ciardo

Sergi alcuni giorni fa, dopo un incontro con il prete anti mafia don Antonio Coluccia, balzò agli onori delle cronache per aver segnalato un episodio di sfida con i coltelli tra ragazzini. Ora interviene con uno spettro più ampio sugli studenti.

MIGGIANO. Il preside anti violenza invita tutti i docenti a insegnare alle ragazze a essere "libere e ambiziose". Non poteva passare inosservata la circolare diramata dal dirigente del locale istituto comprensivo "Miggiano - Montesano", Giovanni Sergi, che in occasione della festa della donna ha chiesto al personale di ogni disciplina di aprire un dialogo sincero con i ragazzi, mettendo in cattedra anche le tematiche riguardanti la violenza di genere.

Sergi alcuni giorni fa, dopo un incontro con il prete anti mafia don Antonio Coluccia, balzò agli onori delle cronache per aver segnalato un episodio di sfida con i coltelli tra ragazzini. Ora interviene con uno spettro più ampio sugli studenti.

"Intendo invitare tutti i docenti - ha scritto il preside - ad attivare occasioni di dialogo con i nostri studenti sull’argomento, affinché la giornata sia inserita consapevolmente nel percorso civico condotto ogni giorno all’interno della nostra comunità scolastica. Sebbene ad alcuni potrebbe sembrare superfluo ribadire la parità di genere, in virtù dei passi in avanti compiuti negli ultimi decenni nel mondo occidentale - ha però evidenziato - risulta necessario richiamare alla dura realtà nazionale e mondiale nella quale ogni giorno le donne sono ancora vittime di soprusi, violenze, pseudo culture e discriminazioni nonostante, in alcuni casi, l'esistenza di una specifica legislazione al riguardo".

Poi il suo personale approccio verso la formazione delle adolescenti. "Insegniamo ai nostri ragazzi l’amore per ogni forma di umanità - ha chiesto Sergi - a formarsi opinioni culturalmente moderne e rispettose dell’altro genere. Insegniamo alle nostre ragazze a non rinunciare ai propri desideri, a rimanere ambiziose e libere, a non piegarsi agli stereotipi, a non avere paura di dire no. Noi adulti di riferimento - è stato il suo appello - coltiviamo e diffondiamo forme di comunicazione rispettose, lavorando sulla creazione di relazioni positive e paritarie". Infine l'invito a ribadire che la parità di genere deve essere il naturale sviluppo del genere umano.

"Per sostenere consapevolmente che la diversità non rappresenta un’occasione per affermare differenze, ma per arricchire le nostre persone. Sicuramente - ha concluso il dirigente - tutte le iniziative attivate saranno utili per ribadire, rafforzare e potenziare il rispetto della dignità e il riconoscimento del valore e dei diritti delle donne in tutti i giorni dell’anno".

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