Serie A

Il Lecce non ci sta e urla la sua rabbia

Antonio Calò

«È mancato il rispetto verso la squadra. Da chi stava al Var e da chi ha arbitrato in campo. L’Udinese meritava di vincere, ma non in questo modo»

LECCE - Sgombriamo il campo dagli equivoci. Contro l’Udinese, il Lecce ha disputato un pessimo primo tempo ed una ripresa nella quale ha fatto qualcosina di più, ma con scarsa lucidità e tanti errori, senza impegnare mai il portiere avversario. I friulani non sono sembrati irresistibili, ma hanno fatto meglio. Ai «punti» avrebbero meritato di vincere loro, ma nel calcio non c’è questo verdetto ed i bianconeri si sono imposti grazie ad un regalo impacchettato in sala Var.

Al 29’ del primo tempo, l’espertissimo Marco Guida ha invitato al monitor il «fischietto» Kevin Bonacina, alla sua terza direzione in A, ritenendo falloso uno scontro di gioco tra Gaby Jean (Lecce) e Sandi Lovric (Udinese), registratosi in area e che l’arbitro aveva valutato correttamente in campo, lasciando proseguire l’azione. Così è stato «confezionato» il penalty che ha permesso all’Udinese di imporsi. A dispetto della prova opaca del team salentino, infatti, l’episodio che ha decretato il successo dei friulani è stato questo.

Ora, arrampicandosi sugli specchi, come hanno fatto già tante volte nel corso della stagione, gli «esperti» arbitrali designati a spiegare le decisioni dei loro colleghi ci diranno magari che la scelta giusta sia stata quella del duo Guida (in questa annata ha collezionato topiche terribili anche in ambito europeo, come nel match di Champions League Atletico Madrid-Lille)-Bonacina (nel 2023 ha diretto la finale dei playoff di C tra Foggia e Lecco suscitando proteste a non finire da parte dei «satanelli»), ma il commento degli osservatori neutrali è stato unanime: rigore inesistente, topica colossale e grave.

A Udine, la lettura di chi ha voluto essere obiettivo è stata la medesima. Sul portale www.calcioudimese.it, Guido Lorenzelli ha descritto l’azione e ha concluso: «Il contatto c’è, ma appare impossibile che Jean, dopo avere colpito di testa in anticipo il pallone, possa notare alle sue spalle l’inserimento di Lovric e, soprattutto, staccare di testa con le braccia attaccate al corpo: rigore inesistente».

In diretta su Dazn, la reazione del commentatore tecnico Alessandro Budel è stata inequivocabile: «Non si può assegnare un penalty così. È un normale contatto di gioco. Fa parte della dinamica».

Dinanzi all’enormità dell’errore, che ha inciso in maniera determinante sull’esito della sfida, in un momento cruciale del campionato, ai microfoni di Dazn, il trainer Marco Giampaolo, invitato a commentare l’episodio, ha sottolineato: «L’ho rivisto diverse volte. Questo non è mai rigore. Jean è in dinamica. Non si possono fischiare simili penalty. Non capisco perché il Var abbia richiamato l’arbitro».

Il presidente Saverio Sticchi Damiani si è presentato a fine partita in sala stampa: «In un incontro equilibrato, il penalty concesso fa tutta la differenza del mondo. In campo, l’arbitro vede benissimo e fa platealmente segno con le mani che si può continuare. Quindi il Var interviene su una situazione di gioco vista dal direttore di gara e questo è un primo tema. Il rigore poi è inconcepibile. Abbiamo creato una nuova tipologia nella quale c’è un attaccante che cerca un gomito largo sul quale andare a sbattere. Una novità assoluta che ci rende ridicoli. Nella stessa partita ce ne sarebbe stato uno uguale se non peggiore su Coulibaly, ma è stato valutato diversamente».

Il massimo esponente del Lecce rincara la dose rammentando la mancata espulsione di Martin Pajero nel corso della ripresa: «Andava comminato il secondo giallo all’argentino. Dopo l’intervento a gamba tesa su Jean l’ammonizione ci stava tutta. Ci mettiamo tanta buona volontà per cercare di comprendere, ma in certe giornate è proprio difficile. Dispiace che al Var ci fosse lo stesso arbitro che nella passata stagione “trovò” il pestone di Piccoli e fece annullare il gol del 3-2 che ci avrebbe regalato la vittoria sul Milan».

Anche il portiere Wladimiro Falcone ha preso posizione ai microfoni di Dazn: «È mancato il rispetto verso il Lecce. Da chi stava al Var e da chi ha arbitrato in campo. L’Udinese meritava di vincere, ma non in questo modo. Per noi, però, non deve essere un alibi perché non siamo stati quelli di altre partite. Lavoreremo per lasciarci alle spalle questa brutta gara ed i relativi episodi».

La polemica sta infiammando anche i social. Questo il post di Sticchi Damiani su Instagram: «Pena…lty!». Il vice presidente Corrado Liguori sui suoi profili: «Un richiamo del Var su un episodio del genere è vergognoso». Quindi prosegue: «Dopo quello scempio, l’arbitro non tira fuori un giallo sacrosanto (a Pajero ndr) nel secondo tempo. Si è superato ogni limite». Il noto giornalista televisivo Maurizio Pistocchi su Tweet: «Un rigore assurdo per un contatto di gioco condanna il Lecce alla sconfitta, ma il vero sconfitto è il designatore Rocchi: il rigore voluto dal Var Guida e avallato dal pavido Bonacina è in totale spregio di tutte le indicazioni del designatore». L’ex arbitro Giampaolo Calvarese: «Non sono assolutamente d’accordo con il rigore assegnato da Bonacina all’Udinese, per giunta al Var (un’aggravante)».

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