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Lecce, vigili urbani in servizio di notte: «Bisogna cambiare le regole»

Gaetano Gorgoni

Zacheo, comandante della polizia locale: per ripristinare il notturno, come richiesto dalla Prefettura, la normativa dovrà essere modificata

LECCE - La richiesta della Prefettura di Lecce non può essere ignorata: il turno notturno della polizia locale dev’essere ripristinato, anche secondo i vertici del Comando di polizia locale leccese. Il comandante Donato Zacheo sgombra il campo dagli equivoci, dopo l’intervento della Uil, che chiede di non cambiare il regolamento: «Io non ho potuto fare alcuna scelta: ho solo preso atto della situazione che abbiamo, a causa della grave carenza di organico, e ho adattato i turni al regolamento vigente. Non è stata una questione di preferenze, ma un atto dovuto».

L’amministrazione precedente aveva portato in Consiglio delle nuove regole per la gestione dei vigili urbani e il provvedimento fu votato anche dall’opposizione, in accordo con i sindacati, ma sulla base dei pensionamenti, dell’anzianità maturata dalla maggior parte degli agenti operativi, delle «esenzioni» e delle inabilità non sembra esserci un numero sufficiente di vigili operativi per coprire il turno notturno, proprio perché il regolamento comunale lo impedisce.

«I turni 18-24 e mezzanotte-6 del mattino erano prestabiliti. Ma l’articolo 27 ci dice che se hai conquistato 75 punti (con anzianità e anni di servizio sulle strade) puoi essere esentato dai turni notturni (praticamente tutti hanno raggiunto il punteggio massimo). Quindi, questa regola si aggiunge alla difficoltà di gestire un organico inferiore al fabbisogno e sempre più anziano. Mancano gli agenti per la pattuglia notturna. L’unica possibilità è l’eliminazione dell’articolo 27, perché limita l’impiego del poco personale che abbiamo: lo ha chiarito anche il prefetto».

Il comando di polizia locale resta, per ora, chiuso dalle 24 alle 6 di mattina, mentre fino a un anno fa era operativa una pattuglia: nulla da fare finché non cambierà il regolamento. Il comandante della polizia municipale, in sostanza, conferma le dichiarazioni del sindaco di Lecce.

«Quel regolamento può funzionare solo con 190 poliziotti operativi: per mandare una pattuglia fuori la notte ho bisogno di almeno 4 agenti», aggiunge Zacheo. Vent’anni fa erano operativi 180 poliziotti locali, oggi ce ne sono solo 83 (di cui 19 part-time), la metà tra i 50 e i 60 anni.

«Tra l’altro non abbiamo veramente 83 agenti operativi in strada: tra persone inabili (cioè che non possono fare il servizio esterno), quelli che usufruiscono della 104 e altri esentati, sono un po’ più della metà ad andare fuori. Troppo pochi», puntualizza il comandante Zacheo.

In una fase di predissesto, come quella che sta attraversando da anni il Comune di Lecce, non è possibile effettuare nuove assunzioni (non se ne fanno da 13 anni) e la prossima settimana un altro agente andrà in pensione. Solo un «miracolo», tipo un intervento del governo nazionale ad hoc, potrebbe consentire qualche nuova assunzione nella polizia locale. Unica strada, quindi, è la modifica del regolamento comunale, che era stato votato all’unanimità: ora dovrà tornare in Commissione per il dietrofront, per poi essere votato dal Consiglio.

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