lo scontro

«Caro voli, Salento penalizzato»: Stefàno attacca Aeroporti di Puglia

gaetano gorgoni

L’ex senatore giudica offensive le dichiarazioni del presidente Vasile. «Provi lui a prenotare e si applichi di più»

Viaggiare per e dal Salento durante le feste costa troppo, anche se si scelgono treni e voli low cost. L’ex senatore Dario Stefàno ha riaperto il dibattito sull’assenza di collegamenti ferroviari efficienti, che possano contare su strumenti più moderni come l’alta velocità, e sull’assenza di collegamenti aerei e di tariffe sostenibili, dipingendo un quadro di marginalità strutturale del Salento. Il problema si trasforma in dramma, come già evidenziato dalla Gazzetta, per i lavoratori della scuola, costretti con stipendi da fame a fare i salti mortali per ricongiungersi con le proprie famiglie. La speculazione regna sovrana. La settimana scorsa è intervenuto il vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera, Andrea Caroppo, secondo il quale aumentare sconsideratamente il costo dei biglietti, come avviene per il periodo pre-natalizio, significa erodere la capacità di acquisto di tante famiglie e limitarne il diritto alla mobilità.

Dario Stefàno, invece, ha aperto il fronte del «caro voli»: «Tutto mi sarei aspettato ma non che il presidente di Aeroporti di Puglia si prendesse licenza di dire - a me ed a tutti i salentini - che abbiamo un deficit culturale rispetto al tema dei collegamenti e delle tariffe aeree. E non per un fatto di bon ton ma per un elemento oggettivo. A suo dire, quindi, non ci sono tariffe altissime, né pochi collegamenti, ma solo deficit culturale di una certa parte della comunità pugliese e di tanti imprenditori che lamentano il problema ed invece sono solo “ignoranti” …Io credo, invece, che il presidente Vasile debba applicarsi di più e con più umiltà ma poi anche, magari, qualche volta, provare a prenotare e pagare personalmente un volo. Meglio se provasse a farlo da Brindisi verso altre mete, per “scoprire” quanto sia drammatica la situazione. Così come drammatico è anche il suo approccio al tema, troppo superficiale e fuori da ogni logica. Una cosa dell’altro mondo…».

In questi giorni spunteranno le offerte di Trenitalia per Natale: super economy ed economy e quelle standard. Le offerte cambiano di giorno in giorno, fino all’esaurimento dei posti. Quando si arriverà vicini alla data, si comincerà a non trovare più nulla e tutti i prezzi schizzeranno in alto. Viaggi scomodi, lunghissimi con i treni, ritardi ricorrenti anche con gli aerei low cost, voli contati e carissimi da Brindisi. «Io credo che occorra maturare definitivamente la consapevolezza su quanto sia critico il quadro della mobilità per chi vive in Puglia, e in Salento in particolare. Si tratta, a mio avviso, di un problema che tocca il diritto universale alla mobilità. Un diritto che è pari per valore a quello all’istruzione o alla salute, perché inquadra la libertà dell’individuo di muoversi, per mille ragioni. Che non sono solo turistiche: ci si sposta per studio, salute, lavoro... Invece noi continuiamo ad affrontare l’argomento in termini di tariffe utili solo ad agevolare i flussi turistici, adottando quindi un approccio riduttivo. Il flusso turistico è sì un tema importante, ma non quanto il diritto alla mobilità del cittadino del Salento e della Puglia». Stefano chiede «un maggior numero di slot, maggiori collegamenti e un’apertura in tema di concorrenza fra compagnie per spuntare tariffe più decenti. Altrimenti ci ritroveremo in condizioni ben più critiche, più penalizzanti delle stesse isole».

Però, prima dei tavoli interistituzionali, ci vuole la consapevolezza della marginalità e dei problemi concreti che i “decisori” non hanno ancora maturato. 

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