istruzione e ricerca
Ricerca sui voli suborbitali, Unisalento ottiene il finanziamento
«Eoard» ha deciso di sostenere il progetto dell’ateneo leccese che si si svolgerà principalmente nel polo di Brindisi dell’Università del Salento
LECCE - L’Università del Salento “prende il volo”. L’ateneo leccese ha infatti appena ottenuto un finanziamento per un importante progetto di ricerca incentrato sui voli suborbitali. A credere nello studio condotto dal dipartimento di Ingegneria dell’innovazione, e sostenerlo economicamente, è l’European Office of Aerospace Research and Development. Le attività di ricerca saranno coordinate dal ricercatore Mario Di Renzo e si svolgeranno principalmente nel polo di Brindisi dell’Università del Salento, all’interno della Cittadella della Ricerca, centro di eccellenza nei settori dei materiali e delle relative tecnologie in ambito di trasporti (aerospaziale), fonti rinnovabili, ambiente, sistemi di monitoraggio e diagnostica. Il progetto prevede anche il coinvolgimento degli studenti della laurea magistrale in Ingegneria aerospaziale, che attraverso tesi e tirocini vivranno momenti di formazione avanzata e di partecipazione a una ricerca di frontiera. Nel dettaglio, si tratterà di studiare l’interazione tra la turbolenza e i processi di dissociazione chimica dell’aria nelle condizioni estreme del volo suborbitale, utilizzando simulazioni numeriche. Il volo suborbitale è una delle tecnologie emergenti più promettenti e sta suscitando crescente interesse a livello mondiale grazie alla possibilità di coprire distanze paragonabili a quelle dell’orbita terrestre in tempi estremamente ridotti.
Ad esempio, un velivolo suborbitale potrebbe partire dallo spazioporto di Grottaglie e raggiungere Los Angeles in meno di un’ora, trasportando beni o persone. Uno dei principali problemi da affrontare in questi casi è l’elevatissima temperatura raggiunta dall’aria intorno alla fusoliera del velivolo, che può superare i 4000-5000 gradi centigradi. Per questo motivo, movimenti a velocità così elevate nell’atmosfera richiedono sfide tecnologiche complesse ed è proprio qui che si inserisce lo studio dell’ateneo salentino.
«Sono molto felice che l’European Office of Aerospace Research and Development – afferma Di Renzo – abbia deciso di finanziare il nostro progetto. Essere stati selezionati da un ente di così grande prestigio conferma la qualità della ricerca che il nostro gruppo ha condotto negli ultimi anni e ci fornisce le risorse necessarie per continuare a competere a livello internazionale. Inoltre, il nostro team entrerà a far parte dell’High-speed portfolio dell’Afosr (Air Force Office of Scientific Research), permettendoci di rafforzare le collaborazioni esistenti con importanti università statunitensi e di crearne di nuove». Il finanziamento, fa sapere infine l’ateneo leccese, sarà triennale e rappresenta un significativo riconoscimento per l’Università del Salento poiché consolida ulteriormente il suo ruolo di eccellenza nella ricerca aerospaziale a livello internazionale, favorendo anche lo sviluppo di competenze specialistiche di altissimo livello per gli studenti.