La notizia

Lecce, multa salata perché usava il cellulare in bici: non è il primo caso

Gaetano Gorgoni

Il comandante Zacheo: «Ogni settimana multiamo gente in bici che utilizza cellulari, pedoni indisciplinati e chi va in monopattino commettendo una serie di infrazioni al codice della strada»

LECCE – Continua il giro di vite avviato dalla polizia locale contro i ciclisti indisciplinati: ieri è stato multato un giovane che percorreva il centro storico leccese con il cellulare all’orecchio, tenendo una sola mano sul manubrio. La violazione del codice della strada è costata al ciclista leccese 165 euro. L’uso del telefonino è vietato a tutti i conducenti di veicoli, compresi i ciclisti. L’articolo 173 del codice della strada stabilisce, infatti, che «il conducente di un veicolo non può utilizzare durante la marcia apparecchiature o sistemi di comunicazione che richiedono l’uso di una mano». «Ne facciamo tante multe a chi guida le bici oppure i monopattini contromano, ma anche ai pedoni che non rispettano il codice della strada - spiega il comandante Donato Zacheo - È molto più pericoloso il cellulare con la bici rispetto all’auto. Tutti gli utenti della strada devono imparare che le bici, essendo dei mezzi a due ruote, sono molto instabili e pericolose. Una caduta può costare cara».

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