il caso
Nardò, compagnia assicurativa dovrà pagare mezzo milione di euro al Comune
Non furono realizzate nei termini contrattuali stabiliti delle opere di urbanizzazione della lottizzazione a Torre Inserraglio proposta 34 anni fa.
NARDÒ - Il Tribunale civile di Lecce ha condannato Unipolsai a pagare al Comune di Nardò circa 487mila euro oltre interessi legali, per un totale di oltre mezzo milione di euro, per un vecchio contenzioso legato alla mancata realizzazione nei termini contrattuali stabiliti delle opere di urbanizzazione della lottizzazione a Torre Inserraglio proposta 34 anni fa. Lo rende noto l’avv. Paolo Gaballo, legale del Comune.
L’ente locale nel 1990 stipulò una convenzione in base alla quale la società Soviva, in cambio della possibilità di edificare residenze, alberghi, residence e attrezzature di contorno, avrebbe dovuto cedere gratuitamente all’ente locale delle aree di proprietà della società ed avrebbe dovuto realizzare delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
A garanzia delle obbligazioni assunte, ricostruisce il legale, Soviva contraeva con la Nationale spa, poi Unipolsai, una polizza fideiussoria in favore del Comune di Nardò nel caso in cui la società non avesse rispettato i termini della convenzione sottoscritta. Soviva però, non ultimava le opere di urbanizzazione entro i tempi concordati; sicchè il Comune di Nardò, con la deliberazione di Consiglio comunale n. 57/2018 e la determinazione del dirigente al ramo, dichiarava la decadenza della convenzione «per le gravi inadempienze in cui Soviva era incorsa» chiedendo ad Unipolsai l’escussione della polizza ed il pagamento della somma garantita.
Senonchè, nel 2018, Unipolsai si rivolse al Tribunale di Lecce chiedendo di dichiarare l’illegittimità dell’escussione della polizza e della richiesta di pagamento del Comune di 486.953,46 euro. Secondo la compagnia assicurativa, il Comune non aveva diritto a riscuotere alcuna somma, perchè lo stesso si era prescritto per il decorso del termine di legge e perché la convenzione all’epoca stipulata era divenuta inefficace.
Il Tribunale di Lecce ha però rigettato la domanda di Unipolsai e, accogliendo le tesi difensive dell’avv. Gaballo, ha condannato l’agenzia a pagare in favore dell’ente oltre mezzo milione di euro. Ma a sua volta, riferisce l’avv. Gaballo, Soviva e altre due persone che si sono costituite in giudizio dovranno pagare a Unipolsai «la somma che la stessa sarà tenuta a corrispondere al Comune di Nardò».