Il caso

Finti certificati per andare alle terme mentre era ai domiciliari: nuovi guai per il magistrato salentino Errede

Linda Cappello

Secondo la GdF si tratta di false dichiarazioni in atti giudiziari: l'udienza pre dibattimentale è fissata per il prossimo 25 novembre davanti al giudice del Tribunale di Potenza Giovanna Battista

LECCE - Nuovi guai giudiziari per il magistrato salentino Pietro Errede. Il procuratore di Potenza Francesco Curcio gli contesta ora il reato di false dichiarazioni in atti giudiziari, così come si evince dal decreto di citazione a giudizio per l’udienza pre dibattimentale. Secondo l’accusa, avrebbe sollecitato il suo medico curante a redigere un certificato falso per recarsi in un centro termale mentre era agli arresti domiciliari. Nel provvedimento si fa riferimento a cure di tipo balneofangoterapiche, notoriamente adatte per le articolazioni e le atrofie muscolari, rese necessarie “asseritamente” in seguito ad una frattura di tibia e perone. Secondo la Guardia di Finanza quell’attestazione sarebbe stata falsa, ragione percui sotto inchiesta è finito anche il medico curante di Errede, che risponde in concorso della medesima accusa. 

L’udienza pre dibattimentale è fissata per il prossimo 25 novembre innanzi al giudice del Tribunale di Potenza Giovanna Battista. 

Proseguirà il 19 settembre , invece, l’udienza preliminare davanti al gup di Potenza che vede imputati lo stesso Errede, il quale risponde di corruzione in atti giudiziari, ed altri sette professionisti salentini in relazione a presunte irregolarità nell’assegnazione di incarichi nell’ambito delle procedure fallimentari curate dal giudice. 

Errede è difeso dall’avvocato Antonello Cimadomo, il medico degli avvocati Emma e Luigi Covella. 

ERREDE: «CURE NECESSARIE PER LA MIA SALUTE, LO DIMOSTRERO' IN TRIBUNALE»

«In merito all'indagine sulla falsa certificazione medica vorrei precisare che la vicenda delle mie cure termali, che sono costretto a fare per mie patologie articolari, è l’ennesima prova di questo accanimento che si commenta da solo. Come farò anche quest’anno, anche lo scorso anno ho dovuto sottopormi a cure balneofangoterapiche per ragioni di salute che il GIP ha valutato per poi autorizzarmi ad eseguirle.Dimostrerò nelle sedi opportune che quella certificazione, fatta dal mio medico dottoressa Cusmano, rifletteva correttamente la mia situazione patologica, come documentata da pagine di documenti clinici e relazioni mediche che non sono state acquisite ovviamente dagli inquirenti (interessati solo a fare scoop e conseguire encomi)  ma che io produrrò nelle sedi opportune. E’ evidente che tutto questo è frutto di fantasie indimostrabili che riflettono solo tanto disagio per la fragilità di tutte le accuse mossemi», così in una nota il magistrato.

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