sanità

Ospedale Sud Salento, i sindaci in rivolta contro lo stop della Asl al progetto originario

camillo de donno

Maglie e Melpignano: «Realizzare il piano approvato». L’enigma del lascito Carrapa

MAGLIE - MELPIGNANO - I sindaci non ci stanno e contestano le scelte di Asl Lecce sull’ospedale Sud Salento. Per loro Anas, Aqp, Fse, espropri, sono tutti falsi problemi. Ma non basta, la scelta dell’azienda sanitaria di dare corso a un progetto esecutivo del tutto diverso da quello di fattibilità approvato nel 2019 è considerata procedura del tutto irrituale e censurata. Il garbo istituzionale è d’obbligo come forte è il sospetto che qualcuno stia remando contro, ma intanto,  la posizione è ferma. «Da anni - dice Valentina Avantaggiato, sindaca di Melpignano - c'è un'interlocuzione con Anas per ciò che riguarda lo svincolo e già nell'aprile dello scorso anno Anas aveva dato indicazioni sulle zone di rispetto. Aggiungo che la progettazione dello stesso svincolo è legata alla progettazione definitiva dell’ospedale e non compete ad Anas».

Come dire che indipendentemente dalle ultime comunicazioni è la Asl ad essere in ritardo. Lo svincolo Anas è nel territorio di Melpignano, ma questo non determina posizioni diverse tra i primi cittadini di Maglie e di Melpignano.

Anche Ernesto Toma si dichiara «contrario a qualsiasi modifica del progetto di fattibilità». «Ritengo - sottolinea - che l’ospedale debba essere realizzato secondo la progettualità approvata e che è funzionale a dare al territorio la sanità di cui ha bisogno». Ma sembra diversa la strategia o, più banalmente, la tattica del direttore generale della Asl Lecce, che dopo aver dichiarato di voler rimodulare il progetto di fattibilità del nuovo ospedale Sud Salento, ora punta a rimaneggiare gli otre 3 milioni di euro del lascito Carrapa. Anche in questo caso non esattamente per onorare le volontà testamentarie, ma per realizzare un «Centro robotico» in quel che resta dell’ex «Michela Tamborino», non più ospedale, ma sede di uffici e ambulatori.

Andando con ordine, la direzione Asl, dopo aver messo a gara il progetto esecutivo del nuovo ospedale Sud Salento sulla base dello studio di fattibilità che era stato approvato è ora incline a «cestinarlo» per realizzare un’opera del tutto diversa. Una torre, confidenzialmente definita «bussolotto» che determinerebbe una riduzione dei costi di realizzazione e di successiva gestione dell’ospedale una volta operativo. Tesi dichiarate, ma non dimostrate, e comunque in netto contrasto con le regole che vogliono i progetti esecutivi evoluzione di quelli di fattibilità. Non a caso la Asl ha domandato parere legale (24mila euro oltre oneri di legge e spese) per dare legittimità (a meno di ricorsi alla Corte dei conti o alla Procura) al proprio operato. Non per caso questa scelta è censurata senza se e senza oltre che dai sindaci Ernesto Toma di Maglie e Valentina Avantaggiato di Melpignano, anche dal Comitato spontaneo pro ospedale Sud Salento. È dell’ identico parere Antonio Leucci, portavoce del Comitato, che considera pretestuose le motivazioni con cui si attribuiscono i ritardi accumulati alle interferenze con la strada, la ferrovia, gli espropri. Anche secondo il Comitato «l’ospedale Sud Salento dovrà essere realizzato secondo la progettualità originale ed essere presidio d'eccellenza al pari del Fazzi di Lecce».

C'è poi la questione dell'eredità dei fratelli Carrapa: la Asl ha già incassato quasi 900mila euro. Come siano stati utilizzati non si sa ancora ufficialmente. Ed è una curiosità che i componenti del Comitato spontaneo pro nuovo ospedale Sud Salento si vorrebbero togliere.

Privacy Policy Cookie Policy