La polemica
Comunali Lecce, il centrodestra contro Emiliano: «Propaganda elettorale carbonara». Ma lui nega: incontro privato
La polemica per una riunione tenuta in un albergo con alcuni dirigenti della Asl: parte l'esposto al prefetto. Ma Stefanazzi (Pd): cercano di avvelenare il clima
LECCE - Una riunione in una sala di un albergo di Lecce, organizzata da Michele Emiliano questa mattina con un gruppo di persone tra cui c’erano anche diversi dirigenti della Asl, diventa un caso politico. La denuncia è del centrodestra, che sostiene la candidata Adriana Poli Bortone e che ha inviato un esposto al prefetto per segnalare «una gravissima violazione delle norme che impongono il silenzio elettorale alla vigilia delle elezioni comunali per il rinnovo del consiglio comunale e del sindaco nella città di Lecce».
Il caso è nato a seguito di un servizio di Telerama, che ha documentato la riunione. Secondo i firmatari dell’esposto, Emiliano avrebbe convocato «una riunione “carbonara” con i primari della Asl di Lecce» con lo scopo di «indurli a votare il candidato di centrosinistra Carlo Salvemini, dimostrando che la sanità pubblica pugliese, lungi dall’essere al servizio dei cittadini, indipendentemente dalle loro identità politiche, è diventata solo ed esclusivamente uno strumento di potere politico».
Emiliano non replica, ma dal suo entourage fanno sapere che l'iniziativa non viola affatto le norme. Non essendogli stato possibile partecipare alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale di Salvemini, venerdì sera, il governatore ha organizzato «un incontro tra amici», a porte chiuse, in sede privata. La normativa sul silenzio elettorale - si fa notare - vieta soltanto manifestazioni in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
In serata sul punto è intervenuto anche il deputato Dem Claudio Stefanazzi con una sua lettera al prefetto di Lecce in cui ha denunciato l'attacco a suo dire strumentale. «Quello che è davvero grave - scrive Stefanazzi - è che l'emittente in questione si sia presentata ad un evento privato e a porte chiuse ed abbia preteso, in palese violazione della privacy, di effettuare riprese e fare domande. Solo per cortesia il presidente Emiliano ha risposto alla domanda del giornalista chiarendo in maniera cristallina il motivo dell'incontro. È inconcepibile che l'emittente di proprietà di un politico attualmente impegnato nella campagna elettorale a Lecce con una sua lista a sostegno della candidata Poli Bortone possa continuare ad usare la televisione come uno strumento di propaganda in piena violazione di qualunque più basilare regola di par condicio».