Il caso

S. Cataldo di Lecce, per un diverbio aggressione e botte a una famiglia

Fabiana Pacella

A scatenare la furia dello sconosciuto, motivi futili. L'intero nucleo familiare è stato condotto in ospedale a Copertino

LECCE - «Sono della 167», e giù botte ad una famiglia che si apprestava ad uscire di casa per passare una tranquilla domenica. Violenta aggressione ieri pomeriggio a San Cataldo, marina di Lecce. Una famigliola composta da madre, padre e due figlie è finita in ospedale a Copertino con traumi e ferite dopo essere stata colpita a calci e pugni da un passante.

Sulle tracce dell’uomo, fuggito a tutta velocità a bordo di un’auto, ci sono ora gli agenti delle volanti della questura di Lecce. A scatenare la furia dello sconosciuto, motivi futili.

I feriti hanno raccontato agli agenti che intorno alle 15:30, stavano per uscire in auto dalla propria abitazione, una villetta poco distante da un minimarket in una stradina interna di San Cataldo. Avrebbero dovuto alzare la sbarra posta all’esterno di casa per uscire, quando si sono accorti del passaggio a piedi, poco distante, di un’altra famiglia, composta da madre, padre e figlia...

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