Mondo accademico
Salento, Fisica al servizio degli archeologi
Da tutto il mondo al Cedad dell’Università del Salento per condurre le proprie ricerche utilizzando i dieci laboratori entrati nel consorzio europeo Ceric-Eric, che premia le eccellenze
LECCE - Lecce capitale degli studi archeologici. Il Centro di fisica applicata del dipartimento di matematica e fisica dell’Università del Salento (Cedad) apre le porte agli archeologi di tutto il mondo, i quali potranno utilizzare i dieci laboratori fisica nucleare, chimica e microscopia elettronica a risoluzione atomica dell’ateneo salentino per condurre le proprie ricerche.
Ciò sarà possibile in virtù dell’ingresso del Cedad nel consorzio europeo Ceric-Eric, che comprende i laboratori di eccellenza di nove paesi europei per lo studio dei materiali biologici, di interesse della microelettronica, dei beni culturali e dell’ambiente.
A Lecce, gli archeologi potranno effettuare le loro ricerche per stabilire la cronologia dei reperti e indagare lo stato di degrado, ma anche la dieta e il clima degli uomini del passato, grazie ai laboratori chimici e al laboratorio dell’acceleratore Tandetron del Cedad.
Quello che sino a pochi anni fa era impensabile, oggi è una realtà grazie all’ausilio delle tecniche di spettrometria di massa ultrasensibile connesse con l’acceleratore Tandetron da 3milioni di volt e gli spettrometri di massa isotopica disponibili al Cedad.
In sostanza, attraverso le tecnologie che il Cedad mette a disposizione del consorzio, gli studiosi potranno effettuare la datazione con il radiocarbonio di reperti archeologici organici fino a 50mila anni, misurando direttamente il radiocarbonio anche su campioni di pochi milligrammi.
Si tratta di un importante riconoscimento per il Cedad, fondato e diretto dal professore Lucio Calcagnile, che da quasi 25 anni svolge ricerche nel campo dei beni culturali e dell’ambiente, effettuando anche analisi per conto terzi, per università, soprintendenze, musei, enti di ricerca nazionali e internazionali.
L’ingresso nel Consorzio è un ulteriore salto di qualità del Cedad, poiché fa di Lecce e dell’Università del Salento un punto di riferimento a livello europeo e mondiale.
Con la disponibilità delle tecniche isotopiche e di datazione con il radiocarbonio nel Consorzio europeo, archeologi da tutto il mondo potranno ora presentare progetti sulla base di due bandi europei ogni anno. I progetti approvati da un comitato internazionale consentiranno ai ricercatori di portare direttamente i propri campioni nei laboratori del Cedad e di partecipare attivamente a tutte le fasi di preparazione dei materiali, di misura del radiocarbonio, di analisi e interpretazione dei dati. Il tutto a spese del Consorzio. I ricercatori ospiti saranno seguiti in tutte le fasi dallo staff del Cedad e in particolare da Gianluca Quarta, Lucio Maruccio e Marisa D’Elia.
Il primo bando è attualmente in corso. La prevalutazione dei progetti scadrà oggi, 4 marzo. Per la valutazione finale, invece, ci sarà tempo sino al 2 aprile.
I progetti di ricerca potranno essere presentati collegandosi al sito: https://www.ceric-eric.eu/users/call-for-proposals/
Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito del Cedad all’indirizzo www.cedad.unisalento.it