L'evento
Trecento studenti salentini «a lezione» da don Luigi Ciotti
Collegati con il Massimo di Lecce 33mila ragazzi da tutta Italia
LECCE - Le fragilità legate all’abuso di sostanze tra i giovani al centro di uno scambio di idee tra Conad Adriatico, Gruppo Abele e don Luigi Ciotti, al fine di creare reti di sostegno.
È stato questo l’obiettivo dell’iniziativa promossa dalla Fondazione Conad ats (insieme a Unisona e all’impegno delle cooperative Conad sul territorio), che ha portato a Lecce «Progetto scuola 2024», destinato a 300 studenti degli istituti scolastici del territorio, che sono stati coinvolti nella nuova tappa del programma «Dipendenze viste da vicino. sostanze e comportamenti a rischio».
Le scuole coinvolte sono state il liceo artistico e coreutico “Ciardo - Pellegrino” e il liceo scientifico “Cosimo De Giorgi”, che dal cinema Massimo si sono collegati in streaming con uno dei più grandi appuntamenti educativi d’Europa, unendosi a un pubblico di oltre 33mila studenti da tutta Italia. I saluti iniziali sono stati di Paolo Foresio, assessore alle attività produttive del Comune di Lecce, di Vincenzo Leone, presidente dell’associazione Comunità Emmanuel di Lecce, e di Lucia Grandoni, direttrice sviluppo, patrimonio e centri commerciali di Conad Adriatico.
Nel corso del dibattito, l’approfondimento sul tema delle sostanze e dei comportamenti a rischio è stato affidato a Leopoldo Grosso e Simona Baracco, dell’Università della strada Gruppo Abele. L’attenzione straordinaria dei ragazzi è stata rivolta alle parole di don Ciotti, che è intervenuto sottolineando l’importanza di porsi nei confronti di ragazzi con dipendenze in una posizione non giudicante, ma attenta a non cadere in forme di paternalismo. Il presidente di “Libera” ha ricordato che la dimensione della dipendenza tocca temi esistenziali centrali, dalla ricerca del piacere alla fuga da una vita vissuta come frustrante, fino all’anestesia di un dolore percepito come intollerabile.
«Mi ha fatto molto piacere partecipare all’evento - ha commentato Foresio - un momento significativo di confronto e sensibilizzazione sulle dipendenze e comportamenti a rischio tra i giovani. Iniziative di questo tipo – ha proseguito - sono essenziali per educare i ragazzi a scelte di vita più consapevoli e salutari, un aspetto che va di pari passo con lo sviluppo economico e sociale sostenibile che perseguiamo a Lecce. Ringrazio i dirigenti e i professori delle scuole coinvolte per la sensibilità e gli studenti che hanno partecipato con tanto entusiasmo, oltre a Conad Adriatico per l’impegno».
«Eventi come questo, che mirano a sensibilizzare e educare sui rischi delle dipendenze, sono in perfetta sintonia con il nostro impegno per la salute e il benessere della comunità - ha aggiunto Leone - l’evento rafforza il messaggio di responsabilità sociale e di cura verso i più giovani, valori che guidano anche la nostra associazione nel suo quotidiano operato».
«Affrontando questioni come le dipendenze giovanili - è stato l’intervento di Gradoni - non solo si contribuisce alla formazione di una coscienza sociale tra i ragazzi, ma si incoraggia anche lo sviluppo di strategie personali e collettive per superare queste sfide promuovendo un senso di responsabilità e appartenenza alla comunità».
Da parte della Fondazione, la direttrice Maria Cristina Alfieri ha rimarcato che grazie alla partecipazione attiva delle cooperative e dei soci su tutto il territorio nazionale, è possibile offrire alle scuole di ogni regione l’accesso gratuito a un ricco programma di formazione, che prevede incontri su tematiche più che mai attuali, che vanno dalla lotta alle mafie al benessere psicofisico e sociale, dalla conoscenza e prevenzione delle dipendenze al dibattito sulle nuove tecnologie.
Il prossimo appuntamento è in programma il 20 febbraio con i temi scuola e benessere.