l’evento
Lecce, il Tito Schipa, fucina d’arte, musicisti e talenti, compie 90 anni
Il Conservatorio di Lecce, nato nel 1933 ed intitolato al grande tenore, celebra la sua storia: domenica la cantata scenica dei «Carmina Burana» di Carl Orff
LECCE - Buon Compleanno Conservatorio “Tito Schipa”! Sono trascorsi 90 anni dalla fondativa memoria ministeriale che così riportava “Far sorgere in Lecce un Istituto musicale, era da anni necessità intesa dall’intera provincia salentina: - ricorda la docente di storia della musica Luisa Cosi- e il Gr. Uff. Tito Schipa, accogliendo questa vivissima aspirazione della terra natale, nell’estate del 1933 s’impegnava a donarle una sede ex novo”. E il celebre tenore Tito Schipa mantenne la promessa finanziando con 200mila lire, l’auspicato Liceo Musicale salentino che vide la luce il 21 novembre 1933 come Liceo musicale salentino con Statuto approvato con decreto del Prefetto di Lecce.
«Il novantesimo compleanno del Conservatorio, nato per la generosa lungimiranza del celebre” usignolo di Lecce” e di tanti cittadini persuasi che “la musica sia pane non solo per l’anima”, ha ottimi motivi per essere festeggiato», sottolinea il presidente Luigi Puzzovio. «Questi novant’anni sono stati caratterizzati da un’intensa attività sul territorio e per il territorio», precisa il direttore Corrado De Bernart. «Il “Tito Schipa” ha formato varie generazioni di musicisti ed ampiamente arricchito il contesto culturale ed artistico del Salento, affiancando all’attività didattico-accademica una ricca e variegata produzione artistica».
Per festeggiare questo prestigioso compleanno il Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce ha organizzato il concerto di inaugurazione del nuovo anno accademico domenica 17 dicembre al Teatro Politeama Greco di Lecce alle 18.30 (già sold out). Per l’occasione, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio, formata da oltre ottanta elementi tra studentesse e studenti, docenti e alcuni ex allievi, e i circa 100 interpreti de La Chorus (Lucania & Apulia Chorus) e del Coro di voci Bianche Juvenes Cantores (Maestro dei cori Luigi Leo), proporranno la cantata scenica Carmina Burana composta da Carl Orff.
Il concerto, con la direzione del Maestro Michele Nitti, ospiterà anche i solisti Claudia Urru (soprano), Vincenzo Franchini (controtenore) e Guido Dazzini (baritono). La serata, condotta dal giornalista Marcello Favale, è organizzata con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce, Camera di Commercio di Lecce e, grazie alla collaborazione con Confindustria Lecce, con il sostegno di Bbc Terra d’Otranto, Trans Adriatic Pipeline, Sud Gas, Armafer, Ilmea. «I Carmina Burana sono la prima opera del Trittico dei Trionfi completato dai Catulli Carmina (Ludi Scaenici) e dal Trionfo di Afrodite.
Il compositore tedesco Carl Orff venne a conoscenza di 325 testi poetici medievali in latino, in tedesco medio-alto e in francese, redatti fra il XII e il XIII secolo e contenuti nel manoscritto Monacensis Latinus 1660, custodito dal 1803 nella Biblioteca Nazionale di Monaco di Baviera», scrive la studentessa Maria Grazia Carrozzo nelle note di sala. «Furono chiamati “Burana” in quanto provenienti dall’abbazia bavarese di Benediktbeuern (Bura Sancti Benedicti). Immagine cardinale di questa cantata teatrale è la ruota della fortuna, che dispensa ora la buona, ora la cattiva sorte.
È la parabola della vita umana soggetta a continui cambiamenti: per questo motivo il coro fa appello alla dea della fortuna («O Fortuna, velut luna»), che introduce e conclude la serie dei canti profani. La stesura dei Carmina Burana coprì il biennio dal 1935 all’agosto del 1936. La diffusione di testi è da attribuirsi ai “clerici vagantes”, cioè a studenti girovaghi che vivevano ai margini della società, spostandosi in Europa per raggiungere le varie sedi delle neonate università. Dal punto di vista musicale l’opera è caratterizzata dalla costante presenza ritmica compressa in grandi ostinati».