Gli arresti
Blitz tra Lecce e Brindisi, la Procura contro il gip: «C’è il vincolo mafioso»
Appello dopo il mancato riconoscimento dell’associazione mafiosa: da oggi gli indagati compariranno davanti al giudice
LECCE - La Procura presenta appello contro il mancato riconoscimento del reato di associazione mafiosa, nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere del gip verso alcuni indagati dell’ultimo blitz che avrebbe portato alla luce una presunta organizzazione criminale dedita al traffico di droga e armi.
Il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia, Carmen Ruggiero, ha dunque impugnato il provvedimento a firma del gip Sergio Tosi. Il ricorso dovrà essere in seguito discusso dinanzi al tribunale del Riesame.
Il pm, nella richiesta di applicazione della misura cautelare, contesta il vincolo mafioso: «Per avere fatto parte o continuato a fare parte (Annis Fabrizio e Perrone Salvatore) dell’associazione di tipo mafioso comunemente denominata come “Sacra Corona Unita”, connotata dalla notorietà criminale acquisita nel tempo con la lunga e stabile presenza nei territori di competenza e da una forte carica di intimidazione e dalla conseguente condizione di assoggettamento ed omertà sia interna che esterna al clan»...
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