protocollo d'intesa
«Scuole sicure» nel Leccese, telecamere e controlli per combattere lo spaccio di stupefacenti
Il patto è stato sottoscritto dal prefetto, Luca Rotondi, e dai sindaci dei comuni di Carmiano, Matino e Taurisano
LECCE - Lotta allo spaccio vicino alle scuole: c’è la firma e il via alla campagna “Scuole sicure”, con l’apporto sinergico di forze dell’ordine e amministratori comunali. Tanti impegni e nuovi strumenti nella direzione del contrasto allo spaccio tra i giovanissimi. Per cui ora si aprono le casse dei ministeri. Sono stati siglati nella mattinata di ieri i protocolli d’intesa con cui prefettura e sindaci fanno quadrato per comprimere lo spaccio negli spazi limitrofi al perimetro scolastico in diversi istituti salentini. In campo nuovi strumenti. Di cui sarà possibile fare uso grazie anche ai fondi ministeriali.
Il patto è stato sottoscritto dal prefetto, Luca Rotondi, e dai sindaci dei comuni di Carmiano, Matino e Taurisano, alla presenza anche dei vertici delle forze dell’ordine, del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, e del presidente della provincia, Stefano Minerva, e dal suo vice. Con l’accordo si dà il via alla campagna Scuole sicure per l’anno scolastico in corso, con la messa in campo di fondi ministeriali: due milioni di euro a livello nazionale, finanziati dal Ministero dell’Interno a valere sul Fondo per la Sicurezza Urbana.
Fondi che verranno impiegati in progetti legati alla diffusione della cultura della legalità tra i giovanissimi delle scuole, con la sinergia di amministrazioni comunali, scuole e forze dell’ordine: primo passo per il contrasto allo spaccio di stupefacenti all’esterno degli istituti. Tanti gli impegni. Si va dall’istallazione di videocamera di sorveglianza per disincentivare lo spaccio nei pressi degli istituti scolastici, al potenziamento dei servizi di controllo della polizia locale nella zona, oltre alla promozione di campagne di sensibilizzazione. Con apprezzamento del prefetto Rotondi. «Le progettualità proposte – afferma - denotano la particolare sensibilità ed attenzione del Governo e degli Amministratori locali alla sicurezza degli studenti, con la finalità di intercettare per tempo e prevenire possibili segnali di disagio giovanile suscettibili di sfociare in comportamenti antigiuridici».