Il caso

Studentessa suicida a Lecce, bandiere a mezz'asta nelle Università pugliesi. Al setaccio anche il pc e il cellulare della ragazza

La Procura ha disposto per domani l'autopsia.

BARI- Oggi le bandiere delle Università pugliesi saranno a mezz'asta in segno di lutto dopo la morte della studentessa francese di 21anni che si è suicidata il 22 ottobre scorso nella sua casa di Lecce, forse dopo aver subito una violenza sessuale.

«Il Comitato Universitario Regionale delle Università pugliesi - è detto in una nota - esprime profondo sconcerto per la morte della studentessa francese in Erasmus e grande vicinanza alla Comunità di UniSalento per una tragedia che ancora una volta ci fa riflettere sul bisogno di riconoscere un valore alla fragilità e alla necessità di chiedere aiuto, all’obbligo di sostenere ragazze e ragazzi nel loro percorso di crescita e dare loro fiducia nel futuro».

«I numeri di questa tragedia umana e sociale - conclude il comunicato - rappresentano una sconfitta per l’intero sistema della formazione perché, nella solitudine di un gesto così estremo, la responsabilità è di tutti, nessuno escluso. Oggi le bandiere delle Università pugliesi saranno abbassate a mezz'asta in segno di lutto».

Al setaccio pc e cellulare della ragazza

La Procura di Lecce ha disposto l'autopsia sulla studentessa francese di 21 anni morta suicida il 22 ottobre scorso, probabilmente dopo aver subito una violenza sessuale. L’esame sarà eseguito domani dal medico legale Alberto Tortorella e serve a non escludere alcuna pista investigativa. La Procura ha avviato un fascicolo per istigazione al suicidio e starebbe anche svolgendo accertamenti su un 21enne brindisino del quale la vittima avrebbe parlato alle amiche dopo la violenza.

Ieri la polizia scientifica ha svolto accertamenti e sequestri nell’appartamento di Lecce che la ragazza condivideva con altri studenti e nel quale si è tolta la vita. I poliziotti hanno cercato riscontri, eventuali reperti biologici che possano provare la violenza sessuale tra quelle mura, quegli abusi che Julie avrebbe confidato alle sue amiche e riferiti il 19 ottobre scorso ai sanitari del pronto soccorso dove, accompagnata da due mediatrici dell’Università, era andata rifiutandosi però di sottoporsi alle visite e agli accertamenti medici.

Nell’abitazione è stata sequestrata l’agenda sulla quale la studentessa francese ha scritto il messaggio di addio ai familiari, evidenziando la difficoltà ad andare avanti dopo quanto accaduto. Lo scritto olografo sarà oggetto di una consulenza calligrafica, così come saranno svolte indagini sulla memoria del pc e del cellulare. In queste ore gli investigatori stanno ricostruendo la cerchia delle frequentazioni della 21enne, a cominciare dai coinquilini dell’appartamento di proprietà dell’Università. Di pari passo le indagini sono volte a verificare anche eventuali problemi pregressi della vittima.

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