TAURISANO - Tragedia nel Salento, a Taurisano (Le), dove un bimbo di due anni e mezzo è morto annegato nella piscina della villetta di famiglia. A scoprire il corpicino del piccolo, nella tarda serata di ieri, secondo quanto si apprende sarebbe stata la nonna. La tragedia in contrada Ucceri, periferia della città del Leccese.
Sul posto il 118 e la polizia che indaga su quanto è successo. Il pm di turno ha disposto il trasferimento della salma all'ospedale Vito Fazzi di Lecce e l'area è stata posta sotto sequestro. La madre del piccolo durante la notte è stata ascoltata in commissariato per ricostruire l’accaduto. A quanto si è appreso l’annegamento è avvenuto in un vascone in muratura grezzo, che veniva utilizzato come piscina.
Si indaga per omicidio colposo
La Procura di Lecce ha aperto un fascicolo d’inchiesta sulla morte del bimbo di 2 anni di Taurisano annegato ieri nella piscina di casa, ipotizzato il reato di omicidio colposo a carico di ignoti. Si tratta di un atto dovuto da parte del pm inquirente Maria Grazia Anastasia, per consentire una serie di adempimenti tra cui l’ispezione cadaverica fatta dal medico legale Roberto Vaglio che ha confermato la morte per annegamento e non ha evidenziato anomalie tanto che si è ritenuto inutile il ricorso all’autopsia.
La Procura ha già dato il nullaosta al rilascio della salma alla famiglia per i funerali. Le indagini sono volte ad accertare eventuali responsabilità in termini di vigilanza. Dalle testimonianze raccolte è emerso che il piccolo giorni addietro era sgattaiolato fuori dal cancello uscendo per strada fino a raggiungere l’oratorio del paese. Ieri sera al momento della disgrazia in casa c'erano la madre e la nonna paterna. Il fratellino gemello, il padre e il nonno era usciti a fare una passeggiata. La piscina dove il piccolo è caduto è in realtà un pilone per la raccolta delle acque, sprovvista di ogni sistema di sicurezza ed è stata posta sotto sequestro.