La lettera

Da Lecce la storia di Nazarena, 110 e Lode in Archeologia nonostante la disabilità

Lea Ardito

Parla la mamma della 23enne: «L’ostacolo ai nostri sogni siamo noi stessi»

Sono Lea Ardito la mamma, come molte altre, di una navigante speciale. Prima che nascesse la mia principessina lavoravo già con persone disabili, ma l’essere madre mi ha fatto cogliere tutte le sfaccettature. Avere una figlia con disabilità non è affatto facile, il giorno in cui è stata diagnosticata la sua malattia, ho pianto per quella che è sembrata un’eternità. Non riuscivo a immaginare come sarebbe stata la nostra vita. Dal dolore nell’affrontare la malattia e non riuscirla a combattere e soprattutto tremavo dalla paura per ciò che mi avrebbe portato l’età adulta... Quando nacque sembrava una bambina come tutte le altre, una bambina meravigliosa pronta a conoscere questo mondo ma ben presto i problemi vennero a bussare alla porta. Si dice che i bambini a volte siano difficili da capire ancor di più se non possono comunicare con le parole. Fu quello che successe a mia figlia, i gesti erano il suo unico linguaggio e nonostante le assidue ore di terapia la malattia si avventò sopra di noi. Quando le venne diagnosticata la malattia sentì il mondo che mi crollava addosso. Avevamo già sofferto tanto, la luce alla fine del tunnel sembrava non voler arrivare mai. Avevo paura, tremavo al solo pensiero di non riuscire ad affrontare la sua malattia di non avere abbastanza forza dentro di me per andare avanti. Avere una malattia vuol dire vincere una battaglia, vincerla ogni giorno, perché da quando ti alzi a quando vai a dormire sai già che devi combattere. Però Nazarena è arrivata al suo grande traguardo, la laurea, e davvero ho pensato che niente è impossibile, che tutte le cose, belle o brutte, della vita hanno contribuito a renderla la persona che è oggi.

È stato un percorso duro è difficile ma anche la nave se guidata da un buon capitano è da un’ottima ciurma riuscirà ad attraccare al porto dopo la peggiore delle tempeste. Mia figlia mi ha dimostrato che l’unico ostacolo ai nostri sogni siamo noi stessi, che è il nostro io che dobbiamo affrontare. Lei è riuscita a realizzare il suo a luglio quando di fronte alla commissione dell’Università del Salento ha portato a termine il suo percorso di Laurea Magistrale in Archeologia con 110 e Lode a soli 23 anni. In occasione del Graduation day 2023 dell’Università del Salento Nazarena ha avuto il privilegio di intervenire in questa cerimonia, portando la sua testimonianza in veste di studente più giovane e meritevole dell’anno accademico appena concluso. La sua tesi si è basata sulla scoperta del territorio di Rudiae, per la valorizzazione del settore archeologico in Puglia. Nazarena ha un grande amore per la Puglia, la sua terra, spera così un giorno di poter realizzare il sogno di far conoscere tutte le sue meraviglie, dalle spiagge col mare cristallino, alle usanze e tradizioni locali ai monumenti di architettura e archeologia che tracciano la storia di un’incredibile terra. L’unico desiderio di mia figlia è che il mondo possa un giorno conoscere la sua storia affinché altri naviganti speciali possano prendere esempio e dare una svolta alle loro vite, che possano realizzare i loro sogni, che capiscano che una carrozzina è solo un ostacolo nel lungo cammino che è la vita.

Privacy Policy Cookie Policy