Turismo e territorio
Terme di Santa Cesarea, «troppo basso il canone di gestione»
Commenta così il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Cristian Casili (M5S), a proposito dell'approvazione in Comune del bando per la gestione del complesso termale
BARI - «Ho sempre sostenuto fin dalla passata legislatura la necessità di individuare un soggetto privato dalle comprovate capacità economiche, imprenditoriali e manageriali in grado di gestire e valorizzare un patrimonio di così inestimabile valore come le Terme di Santa Cesarea. Oggi leggiamo dell’approvazione in Comune del bando per la gestione del complesso termale, dopo una serie di gare deserte che avevano lo scopo di raggiungere questo obiettivo e dopo una serie di proroghe richieste dal Comune alla Regione che detiene il 50,4% delle quote della Società Terme S.p.A.». Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Cristian Casili (M5S).
«Ritengo - aggiunge - però non congruo con il valore complessivo in gioco delle Terme: come è possibile cedere tutti i beni a un canone di 340mila euro l’anno se pensiamo che piccole e modeste strutture turistiche di 6 camere vengono date in gestione a 20-25 mila euro? Su quali basi è stato definito questo canone? Quali sono le valutazioni fatte? Pensiamo cosa può sviluppare il solo Albergo Palazzo, che conta 75 camere, se ben gestito. Poi c'è lo storico stabilimento balneare Caicco solo per citare una piccola parte dei beni facenti parte del complesso termale. Domande a cui spero l’amministrazione dia una risposta».