La testimonianza
«Bruxelles, io tirocinante di Nardò vi racconto l’inclusione»
Come può la città che è il cuore dell’Europa, essere un paese così inaccessibile?
BRUXELLES - «Sabrina a Bruxelles». Il diario di una tirocinante di Nardò diversamente abile presentato alla presidente Roberta Metsola alla presenza dell’europarlamentare pugliese Chiara Gemma e dell’autrice. La Gemma è la prima eurodeputata ad aver aperto le porte alla disabilità nel 2019, promuovendo e incoraggiando stage, nonostante le difficoltà che sino ad allora si potevano solo immaginare. I sei mesi al Parlamento raccontati con dovizia di particolari da Sabrina Rizzo, tracciano una nuova strada. La presidente Metsola ha promesso che eseguirà tutti gli interventi di cui la stagista della Gemma ha preso accuratamente nota, corredando il diario di immagini e didascalie. «Come può la città che è il cuore dell’Europa, essere un paese così inaccessibile? Io cittadina e contribuente europea, dovrei poter avere le stesse identiche possibilità che hanno gli altri, nel fare un percorso di studi, un lavoro, così come un viaggio in completa autonomia, in quello che dovrebbe essere il mio territorio». Tanto si legge nel diario che in questi giorni ha raggiunto la scrivania della Metsola e che sarà attentamente studiato per porre argine alle difficoltà, non poche, di chi è costretto a muoversi con l’ausilio di una sedia a rotelle. Tra i temi cari all’europarlamentare pugliese figura l’inclusione che garantisce pari opportunità ai diversamente abili.
«Grazie all’intervento della presidente Metsola sin dal suo insediamento – ha precisato Chiara Gemma – molti aspetti sono cambiati, ma gli adeguamenti, spesso, non sono stati realizzati con gli occhi di chi vive la disabilità. Dai miei tirocinanti ho appreso le innumerevoli difficoltà riscontrate durante il percorso sin dall’arrivo a Bruxelles come, ad esempio, il bisogno di avere in modo permanente un accompagnatore che possa aiutarli nelle indispensabili e non opzionabili azioni quotidiane». Le richieste che la Gemma ha sottoscritto e avanzato alla Presidente, comportano la modifica del regolamento, per permettere, «a costo zero, di aumentare l’importo riconosciuto al tirocinante portatore di disabilità, perché possa far fronte ai costi di vitto e alloggio propri e del proprio accompagnatore, esplorando inoltre la possibilità di convenzionare con il Parlamento Europeo strutture che abbiano camere o alloggi realmente accessibili a prezzi calmierati». In virtù degli elevati costi da sostenere, risulta impossibile per i ragazzi diversamente abili anche solo ipotizzare un percorso di formazione al Parlamento europeo. «Il mio impegno – ha aggiunto Chiara Gemma – per eliminare la discriminazione attualmente a svantaggio di questa categoria di persone».