Abusivismo
Gallipoli, i terreni del parco naturale adibiti a parcheggi dei lidi: 39 indagati
La Guardia di finanza ha sequestrato anche un risto-pub a servizio di un noto stabilimento balneare della zona
GALLIPOLI - Trentanove indagati e il sequestro di sei parcheggi e un risto-pub per abusivismo a Gallipoli: erano a servizio degli stabilimenti balneari della zona.
L'operazione è stata eseguita dalla Guardia di finanza del Comando Provinciale di Lecce, in collaborazione con la Polizia Provinciale. Dei sei lotti di terreno sequestrati, uno era intestato al Comune di Gallipoli. Le Fiamme gialle avrebbero accertato che i terreni ricadono in aree naturali protette e nel parco naturale regionale “Isola di Sant’Andrea e Litorale di Punta Pizzo”.
I terreni, dalla superficie complessiva di 70mila metri quadrati, sarebbero stati adibiti a parcheggi temporanei “a pagamento”, a servizio dei lidi e locali di intrattenimento del litorale jonico di Gallipoli, «in assenza ovvero in violazione dei titoli abilitativi rilasciati dal competente Ente territoriale e dello strumento urbanistico vigente nonché delle norme di tutela paesaggistica e ambientale».
In particolare, i finanzieri hanno individuato 25 aree di terreno, per complessivi 80 ettari, adibite illegittimamente a parcheggio a pagamento, sei delle quali vincolate paesaggisticamente e perimetrate quali siti di interesse comunitario (SIC) e di protezione speciale (ZPS) ed inserite all’interno del citato parco.
Quanto al risto-pub di un rinomato lido, a servizio di una spiaggia libera attrezzata della superficie di oltre 2mila mq, sono state ravvisate violazioni al Codice della Navigazione.
Terreni e risto pub, sequestrati preventivamente, sono stati affidati in custodia giudiziale al Responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Gallipoli. Le indagini hanno anche portato alla denuncia e all'iscrizione di 39 persone nel registro degli indagati.