lo scandalo
La strage Covid nella Rsa di Soleto «Hanno abbandonato gli anziani»
Lecce, nelle intercettazioni del dg Asl l’emergenza che causò 38 morti. La direttrice (indagata). «Il contagio partì dalla madre di una paziente». Nel marzo 2020 la clinica venne colpita dal virus. Un infermiere: «Ai pazienti non davano più nemmeno acqua»
BARI - «La colpa è solo loro guarda... è solo loro, questo quando gli operatori sono marci... sono marci». Marzo 2020, i giorni più neri dell’emergenza covid. La direttrice della Rsa «La Fontanella», Federica Cantore, tentava di chiamare al telefono il direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, lamentandosi di essere stata abbandonata dai dipendenti. Quella di Soleto è una delle prime strutture in cui la pandemia ha fatto strage: 38 persone morte e un’inchiesta della Procura di Lecce che sta cercando di individuare eventuali responsabilità. Il racconto di quei giorni convulsi è finito in una informativa della Finanza nel fascicolo che vede indagato Rollo e che l’8 luglio ha portato all’arresto di 5 persone tra cui l’ex assessore regionale Salvatore Ruggeri: l’inchiesta del pm Alessandro Prontera, battezzata «Re Artù», che sta scandagliando il mondo della sanità salentina.
«Da tre giorni questi non fanno pulizie, e non lavano, non lavano le robe, cosa che non va bene», riferisce al dg il capo dell’Ufficio d’igiene della Asl, Alberto Fedele. Rollo si da da fare, da subito: dispone l’intervento del personale Asl, offre consigli. «Se hanno la febbre e sono positivi vuol dire che hanno dei sintomi - dice Rollo alla Cantore - quelli là chiami il 118 e li porti in ospedale, e così svuoti il carico. Nel frattempo prendi i numeri di telefono e inizia a chiamare degli Oss o degli infermieri»...