Ambiente
Eolico off-shore nel Salento, nuova mozione per lo stop all'impianto
Dopo che ieri il Consiglio regionale non ha votato la mozione che chiedeva lo stop all’impianto eolico da realizzare in Salento
Bari -Dopo che ieri il Consiglio regionale non ha votato la mozione che chiedeva lo stop all’impianto eolico da realizzare in Salento, il capogruppo de 'La Puglia domani', Paolo Pagliaro, oggi ha depositato un nuovo documento. "Alla prepotenza - commenta Pagliaro - rispondiamo con la perseveranza. La nostra battaglia contro il progetto di un colossale parco eolico offshore nel Canale d’Otranto, lungo la costa fra Otranto e Leuca, continua con una nuova mozione che ho presentato in Consiglio regionale».
Ieri con un ordine del giorno la maggioranza ha «assorbito" la mozione di Pagliaro approvandone un’altra più generica con cui si impegna la Giunta regionale «a fare propri gli orientamenti imperniati sulla partnership nella materia delle energie rinnovabili e a intraprendere le conseguenti iniziative nei confronti del governo nazionale, al fine di sollecitare quanto prima il pieno coinvolgimento della Puglia nelle scelte che si riverberano sul suo territorio». Con la mozione approvata, dunque, il Consiglio non si esprime sul via libera o meno alla realizzazione degli impianti di energia rinnovabile però chiede al governo nazionale in coinvolgimento nelle decisioni. «Con un ordine del giorno capestro - aggiunge Pagliaro - la maggioranza ha preteso di assorbire la mia mozione, presentata a novembre scorso e rinviata più volte nella discussione in aula, in una mozione generica che, seppur condivisibile, non entra nello specifico delle ragioni che devono proibire l’insediamento della centrale del vento nelle acque di fronte alla meravigliosa costa di Otranto, Santa Cesarea Terme, Castro, Tricase e Leuca».
Le conclusioni di ieri
Dopo tre ore di discussione e di battaglia è stata approvata la mozione sulle energie rinnovabili (prima firmataria la presidente salentina del Consiglio Loredana Capone) con cui di fatto veniva assorbita la mozione del «no» presentata dal capogruppo de «La Puglia Domani» Paolo Pagliaro.
Una discussione che ha visto i salentini in prima linea, coi consiglieri del Pd che additavano l’assenza di tutti gli assessori salentini della giunta Emiliano.
Nella mozione approvata si chiede alla Giunta di sollecitare il governo Draghi a realizzare «il pieno coinvolgimento della Puglia nelle scelte che si riverberano sul suo territorio» in materia energetica. Tramite la Stato-Regioni il governo dovrebbe assicurare «il coinvolgimento degli enti locali territoriali nell’elaborazione delle strategie e nella determinazione dei criteri di allocazione degli impianti di maggior impatto ambientale e paesaggistico, prima dell’assunzione di qualsiasi decisione e determinazione in merito».
Un modo per tranquillizzare il fronte del «no» capeggiato da Pagliaro e dai sindaci dei comuni costieri interessati (Santa Cesarea Terme, Castro, Tricase e Leuca) e per sposare la linea del sì che vuole «accelerare il processo di definizione del Piano energetico e ambientale (Pear) e di tutta la pianificazione strategica di riferimento per le tematiche delle energie rinnovabili».
Il capogruppo del Pd, Filippo Caracciolo è riuscito a far saltare la mozione Pagliaro. Il diretto interessato ha tuonato contro lo «scempio istituzionale che calpesta la prerogativa dei consiglieri di opposizione di vedere discusse le proprie mozioni. Quello che si è consumato oggi in consiglio regionale - ha detto Pagliaro - è uno sgambetto vergognoso che schiaccia la libertà di azione politica delle minoranze».
Il parco eolico offshore, dunque, prima o poi si farà. Con buona pace dei salentini, dei quali «ci spiace osservare l’assenza nel momento del voto» hanno detto Fabiano Amati, Paolo Campo, Michele Mazzarano e Ruggiero Mennea dai banchi Dem, con una punta di veleno nei confronti degli assessori «con maggiore competenza funzionale sull’argomento e di tutti gli assessori eletti in provincia di Lecce. Governare e assumere le decisioni, anche difficili, è soprattutto compito dei componenti della Giunta regionale, i quali - sottolineano - non possono limitare il loro mandato al territorio di residenza o disertare gli appuntamenti quando le scelte rischiano di generare contrasti».
Su quanto accaduto in aula è intervenuto pure il vice presidente del Consiglio regionale pugliese, Cristian Casili, secondo il quale è «necessario pianificare la realizzazione degli impianti, coniugandola con la tutela del paesaggio. Ma non si può dire no a tutto». Secondo Casili «maggioranza e opposizione hanno trovato una sintesi sulle mozioni relative all’installazione di parchi fotovoltaici off shore lungo le coste pugliesi». «Con l’approvazione della mozione - spiega Casili - viene assicurato il coinvolgimento dei Comuni nell’elaborazione delle strategie e nella determinazione di criteri di allocazione degli impianti con impatti ambientali e paesaggistici».