Delitto nel Salento

Omicidio Noemi Durini, uccisa dal fidanzato: la mamma lancia petizione contro archiviazione

Redazione online

La raccolta di firme per chiedere che proseguano le indagini a carico dei genitori di Lucio Marzo, all'epoca dei fatti minorenne

Una petizione per la raccolta di firme per chiedere che proseguano le indagini a carico dei genitori di Lucio Marzo, l’assassino reo confesso dell’omicidio della sua fidanzata Noemi Durini, avvenuto il 3 settembre 2017, è stata lanciata da Imma Rizzo, la mamma della 16enne assassinata, in collaborazione con l’associazione Antigone. L’iniziativa punta a raccogliere 5 mila firme da inviare alla Procura di Lecce e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La campagna di sensibilizzazione arriva proprio mentre pende dinanzi alla gip di Lecce Alessandra Sermarini la richiesta di archiviazione sui due coniugi, in seguito alla nuova opposizione avanzata dalla mamma di Noemi. «I quesiti rimasti senza riposta sono ancora tanti in questa vicenda - dichiara la donna - . La mia non è semplicemente la richiesta di giustizia di una mamma. Ci sono una serie di elementi che abbiamo portato all’attenzione del giudice che fanno pensare concretamente che Lucio non possa aver fatto tutto da solo e che i suoi genitori lo abbiano aiutato ad occultare il cadavere. Io non mi rassegnerò fino a quando non si arriverà a scoprire tutta la verità sulla morte di mia figlia». Lucio Marzo, oggi 20enne, è stato condannato col rito abbreviato a 18 anni e 8 mesi di reclusione per l’omicidio, compiuto quand’era 17enne.

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