Serie B
Lecce - Cittadella 1 - 3: l'analisi
Mister Corini: «Il campionato è ancora aperto»
Lecce-Cittadella 1-3
Lecce
4-3-1-2
Gabriel; Maggio, Lucioni, Meccariello, Gallo; Majer (65’ Mancosu),
Hjulmand (74’ Tachtsidis), Bjorkengren; Henderson (74’ Stepinski); Coda
(74’ Paganini), Pablo Rodriguez (65’ Pettinari). A disposizione: Vigorito,
Bleve, Pisacane, Dermaku, Zuta, Nikolov, Yalcin. Allenatore: Corini
Cittadella
4-3-1-2
Kastrati; Vita (58’ Pavan), Frare, Adorni, Camigliano (70’ Donnarumma);
D’Urso (58’ Ghiringhelli), Iori, Proia; Branca; Rosafio (72’ Baldini),
Beretta (58’ Ogunseye). A disposizione: Maniero, Perticone, Gargiulo,
Mastrantonio. Allenatore: Venturato.
Arbitro: Marco Serra di Torino
Reti: 18’ D’Urso, 27’ Coda, 47’ Rosafio, 91’ Proia
Note: ammoniti D’Urso, Iori, Camigliano e Pavan (C), Majer (L)
Brutto tonfo interno per il Lecce contro il Cittadella. Ma, nonostante il Ko al Via del Mare contro i veneti (che si confermano vera e propria bestia nera per i salentini), gli altri risultati della 35esima giornata (la 16esima di ritorno), soprattutto in vetta, limitano i danni per i giallorossi. Alle cui spalle la Salernitana esce con le ossa rotte dallo scontro diretto con il Monza. Anche in questo caso, come per Lecce-Cittadella, il risultato finale è 1-3. E anche la capolista Empoli è caduta in casa dell’Ascoli.
Quanto alla partita del Lecce, Mister Corini preferisce non rischiare Pettinari e manda in campo dal primo minuto Pablo Rodriguez, in tandem d’attacco con Coda. Dopo un avvio rombante dei salentini, sono gli ospiti a passare in vantaggio con D’Urso che, complice una deviazione di Meccariello, al 18’ scaglia il pallone, dove Gabriel non può arrivare. Una doccia fredda per i giallorossi, che vanno alla ricerca del pareggio. Che arriva, al 27’, grazie al solito Coda: imbeccato da Henderson, il bomber stoppa e di destro la piazza all’angolino a sinistra di Kastrati. Per l’attuale capocannoniere della serie B è il 22esimo centro in giallorosso ed eguaglia il suo stesso record di 22 gol, raggiunto anni fa col Benevento.
Nella ripresa, al 48’, ancora in vantaggio il Cittadella con un gran gol di Marco Rosafio, nato in Svizzera, ma cresciuto nel Salento (si è formato proprio nel Lecce). Rosafio pesca l’angolino, alla destra di Gabriel, ma non esulta e quasi chiede scusa per aver punito la sua squadra del cuore. Il Lecce può recriminare contro la sfortuna per un gran tiro di Majer che, al
57’, si stampa sul palo. Corini le prova tutte: butta dentro prima Mancosu e Pettinari e poi Tachtsidis, Stepinski e Paganini, ma non c’è verso di riacciuffare il pari. E in pieno recupero i giallorossi beccano pure il terzo gol, che porta la firma di Proia.
Non c’è tempo per la delusione e il rammarico, martedì prossimo si torna in campo con la insidiosa e determinante trasferta di Monza con i brianzoli a soli tre punti dal Lecce.
«Avevamo la consapevolezza di affrontare una squadra in salute, visto che prima della sosta loro avevano battuto il Chievo – ha detto Corini, a fine gara - Abbiamo fatto bene, siamo riusciti a pareggiare creando i presupposti per andare in vantaggio. Nel secondo tempo dopo un approccio iniziale in cui stavamo facendo la partita, su un rinvio lungo, Rosafio ha trovato il grande gol. La partita si era incanalata in un certo senso, ma abbiamo lo stesso creato due occasioni importanti, parlo di Majer, Meccariello e Stepinski, più altre situazioni. Loro sono bravi dal punto di vista dell’intensità e nelle ripartenze, hanno spostato la partita dalla loro sponda, sono stati abili a far questo per conquistare la vittoria». E ancora: «I miei ragazzi sono delusi, ma c’è tanta voglia di ripartire – ha proseguito mister Corini - C’è delusione per la mancata vittoria e per l’occasione non colta visti i risultati dagli altri campi. E’ stata una giornata pro Monza, mentre nulla è cambiato con la Salernitana e il Venezia ha
accorciato. Ancora oggi siamo in promozione diretta e andremo a giocarci la gara col Monza martedì. Abbiamo tutte le qualità per giocarci la contesa con loro, il campionato è ancora aperto ed è tutto da vincere».