Il caso

Lecce, picchiano i poliziotti della stradale e danneggiano la volante: 4 arresti

Redazione online

Si tratta di tre donne e un uomo ai domiciliari dopo controllo stradale

LECCE - Quattro giovani - un diciottenne di origine cubana e tre donne salentine di 22 ,25 e 27 anni - sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di resistenza, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento. I quattro, la scorsa notte, dopo essere stati fermati su un’auto in prossimità di Porta San Biagio da una pattuglia delle Volanti, si sono scagliati contro due agenti per impedire loro di effettuare il controllo che avrebbe poi accertato la guida senza patente del conducente. La violenta reazione degli occupanti è costata ai due agenti il ricovero in ospedale con una prognosi di 10 e 20 giorni. Uno dei poliziotti ha riportato la frattura di una costola. Danneggiata anche l'auto di servizio alla quale sono stati rotti i finestrini.
Ad aver reagito con violenza sono state soprattutto le tre donne che si sono avventate tirando morsi. Una seconda pattuglia chiamata a dar manforte ai colleghi ha dovuto fare ricorso all’uso dello spray al peperoncino per poterle sedare e portare in Questura. Non è escluso che i quattro fossero sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. A bordo dell’auto è stata trovata della marijuana. 

Fsp Polizia: “Violenza assurda e non ci possiamo difendere. Basta, ora scendiamo in piazza” - “Calci, pugni, morsi, offese e resistenze di ogni genere ai poliziotti, risultato? Agenti in ospedale con fratture e traumi vari, finestrini della volante in frantumi, e una violenza cieca e assurda che, ormai, è una sconcertante consuetudine nelle nostre strade. Esprimiamo solidarietà ai colleghi rimasti feriti a Lecce dopo la barbara aggressione da parte di un ragazzo e tre giovani donne e cresce, dentro di noi, l’indignazione per uno stato di cose in cui ormai è percepito come normale aggredire e picchiare un poliziotto che svolge il suo lavoro, anche per un banale controllo stradale. Gli appartenenti alle forze di polizia non possono difendersi, non sono tutelati, non possono contare su norme e dotazioni adeguate né su pene certe per chi delinque. E’ ora di cambiare rotta, perché così non si può fare sicurezza. Ecco perché il 14 ottobre scenderemo in piazza, a Roma, facendo sentire le istanze, i bisogni, le necessità di centinaia di migliaia di operatori abbandonati a questo delirio”.  Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, dopo la grave aggressione subita stanotte a Lecce dall’equipaggio di una volante che, dopo aver fermato un’auto per un controllo, è stato violentemente aggredito dagli occupanti del mezzo il cui conducente è stato trovato senza patente. “E’ sconcertante – conclude Mazzetti – che ancora siamo al punto di dover ingaggiare uno scontro a mani nude con chi ci aggredisce, avendo come unica alternativa l’arma di ordinanza. Questo, ovviamente, escludendo di riuscire a fermare con la sola forza del pensiero quattro criminali che riescono a mandare i poliziotti in ospedale e devastare un’auto di servizio. Continuare a pretendere da noi che facciamo i miracoli, senza darci neppure il minimo di strumenti e di tutele giuridiche e protocolli seri per lavorare è indegno di un paese civile. Noi non siamo buttafuori da strada ma professionisti della sicurezza”.  

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