LA SAGRA

Lecce, per colpa del Covid salta pure Sant'Oronzo

REDAZIONE LECCE

Gli assessori Foresio, Cicirillo e Signore in commissione Controllo. il presidente Pala: «La Curia ha rinunciato alla possibilità di celebrare la processione religiosa»

Non ci sarà la festa di Sant’Oronzo. Almeno, non i tre giorni - il 24, il 25 e il 26 agosto - di celebrazioni civili e religiose, spettacoli, bancarelle che da sempre tengono legati i leccesi ai santi protettori Oronzo, Giusto e Fortunato.

L’epidemia da Covid-19 non consente assembramenti e non si può correre alcun rischio per la salute pubblica.
Di questo è stato preso atto in commissione Controllo, nella quale il presidente Giorgio Pala ha voluto fare il punto della situazione, dettata dall’emergenza sanitaria.

«La commissione Controllo ha avuto una lunga e proficua discussione in merito alla possibilità di realizzare la consueta festa patronale - fa sapere Pala - L’emergenza Covid ha drasticamente cambiato le nostre vite e le nostre abitudini. Una festa delle dimensioni alle quali siamo abituati ad oggi non è realizzabile - rimarca il presidente, se ce ne fosse bisogno - Inutile prendersi in giro: difficilmente quest’anno vivremo i 3 giorni di gioia che accompagnano le celebrazioni della festa dei leccesi».

Giorgio Pala spiega che gli assessori Paolo Foresio (Attività commerciali, Turismo e Spettacolo), Fabiana Cicirillo (Attività culturali) e Sergio Signore (Sicurezza e Polizia locale), da egli stesso convocati in commissione Controllo insieme alla dirigente Claudia Branca ed al vice comandante Alessandro Negro, «hanno ribadito l’intenzione dell’amministrazione comunale di non confermare le solite modalità di festeggiamento. Così come la Curia, d’altro lato, ha rinunciato alla possibilità di celebrare la processione religiosa».

L’assessore Foresio conferma: «Siamo in contatto con il vescovo (monsignor Michele Seccia, ndr) per capire come fare. D’altra parte, il vescovo è in contatto con la Cei. Non c’è dubbio che sarà una festa “low profile”».

«Tuttavia qualcosa di simbolico si farà - anticipa il presidente della Commissione - È allo studio la realizzazione di allestimenti speciali con luminarie tra cui una in particolare che ricorderà tutte le vittime leccesi del coronavirus».

Un’eventualità, quest’ultima, che, al momento, non trova conferma, almeno da parte dell’assessore. «Non abbiamo parlato in tal senso - fa sapere Paolo Foresio - Sicuramente stiamo pensando ad installare qualche piccolo elemento di luminarie perché la festa non passi inosservata. Vedremo quali possono essere i punti strategici».

«Sarà una festa diversa, più spirituale - interviene ancora Giorgio Pala - Ci servirà riflettere su quanto accaduto negli ultimi mesi e sulla bellezza di una rinascita che, lentamente, sta arrivando».

Prevarrà, naturalmente, l’aspetto religioso più intimo e profondo del legame tra i leccesi e i santi patroni.

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