Il talento

Danza, il sogno di Valentino, da Leverano a New York

Fabiana Pacella

Il giovane ballerino classico è una stella dell'Ajkun Ballet Theatre della Grande Mela

Leggiadro. E fiero. Come un ballerino, che ha origini e radici nel Salento. È questo, Flavio Alberto Valentino. Stella della danza classica presso l’Ajkun Ballet Theatre di New York, ma di Leverano. Dove ci sono mamma e papà.

Vent’anni, la maturità al Siciliani di Lecce e poi quel viaggio verso l’ignoto, a cavallo dei suoi sogni a ritmo di pliés, tour en l’air e relevé.

Ci è rimasto, Flavio Alberto, nella Grande Mela. Un’audizione gli aveva dato accesso a una borsa di studio della Peridance con sede a Manhattan, della durata di due anni.

Studiare, studiare e sudare. Per migliorare. La tempra salentina ha fornito il giusto carburante per non avere tema di tornare indietro. Un viso di porcellana, la zazzera scompigliata che tradisce il sud degli ulivi e dei muretti a secco, l’eleganza di un cigno, l’orgoglio di chi vuole fare da sé e la perseveranza. Dalla borsa di studio ai contratti il passo… di danza, è stato breve.

Lo scorso febbraio invitato come principal guest artist del Gala Victoria Ballet Theatre, compagnia fondata da Victoria

Lebedeva, ex solista del Teatro Kirov di San Pietroburgo, Flavio Alberto ha fatto breccia nello sguardo lungo di Chiara Ajkun, direttrice della compagnia newyorkese che lo ha messo sotto contratto fino al 2020, dopo averlo messo alla prova: ha danzato infatti al Gala Internazionale di Balletto. Performance eccellente, come da pronostico.

«La maestra Ajkun ha creduto in me fin dal primo giorno e mi ha spinto oltre i miei limiti e la mia comfort zone - spiega l’artista salentino -, per rendermi un ballerino e un artista migliore. Sono molto grato per la conoscenza e l’arte che mi ha trasmesso ogni giorno».

Dalla scuola del maestro Toni Candeloro, da cui è stato forgiato, supportato e spronato a varcare meridiani e paralleli, la strada fatta da Flavio Alberto Valentino è tanta.

Ma è solo l’inizio. Ora è la volta del Teatro dell’Opera di Scottsdale in Arizona, per il Don Quixote.

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