Il crac di Metalma e Sacem
Lecce, bancarotta milionaria sette indagati
Nei guai anche il sindaco di Maglie Ernesto Toma, indagato in qualità di componente del collegio sindacale.
LECCE - Sette indagati eccellenti per il fallimento di due aziende: la Sacem srl e la Metalma srl. Il pubblico ministero Massimiliano Carducci ha fatto notificare un avviso di conclusione ai presunti responsabili del crac finanziario. Nel provvedimento compaiono i nomi di Gino Maglio, 44 anni, di Galatina e della madre Elvira Albanese, 72 di Otranto; del commercialista Sergio De Riccardis, 47, di Galatina; di Danilo Claudio Antonica, 50, di Galatina; del sindaco di Maglie, Ernesto Toma, di 53 anni; di Luigi Villani, 70, di Soleto e di Agostino Petrillo, 51, di Lecce. Altri due indagati (Franco Maglio e Ugo Rosario Antonica, entrambi di Galatina) sono nel frattempo deceduti.
Gino Maglio, la madre e Sergio De Riccardis sono accusati di bancarotta fraudolenta per distrazione. Avrebbero compiuto (tanto ipotizza la Procura) una complessa operazione distrattiva di almeno 630mila e 199 euro ai danni dei creditori della società Sacem srl, dichiarata fallita con sentenza del Tribunale civile nel novembre del 2015 e titolare, all’epoca dei fatti di una quota al 25% della Celeste Immobiliare Turistica srl; e ai danni anche dei creditori della società Metalma srl e titolare all’epoca dei fatti di una quota al 50% della Celeste Immobiliare Turistica. In particolare Gino Maglio, fittizio delegato in assemblea per l’altra socia Metalma srl ed Elvira Albanese, amministratrice di diritto della Sacem srl avrebbero partecipato alla delibera di autorizzazione del 5 agosto del 2013 di vendita dell’azienda alberghiera “Hotel Vitoria Resort e spa” di Otranto alla società Salento for Tourist al prezzo di 20mila.
Elvira Albanese risponde anche di bancarotta fraudolenta per distrazione e patrimoniale aggravata. Come amministratrice di diritto dal 10 luglio 2013 al 3 gennaio 2014, in relazione alla Sacem srl, avrebbe distratto la somma di 1 milione e 727mila euro; tenuto le scritture contabili da non consentire la ricostruzione del movimento degli affari della Sacem srl, in particolare omettendo il deposito del bilancio al 31 dicembre del 2013 così da non permettere l’individuazione del valore dell’azienda alberghiera. Inoltre avrebbe concesso in comodato, continuato anche dopo la dichiarazione di fallimento fino al 25 gennaio 2016, un ufficio a Cutrofiano ad un avvocato distraendo tale immobile dalla sua funzione all’interno dell’impresa senza ottenere alcun corrispettivo. C’è poi la posizione del sindaco di Maglie Ernesto Toma che, insieme a Danilo Claudio Antonica; Luigi Villani e Agostino Petrillo, è accusato di bancarotta semplice. Questo perchè, in qualità di componenti del collegio sindacale della Sacem, avrebbero contribuito ad aggravare il dissesto della società in particolare per non aver convocato l’assemblea e denunciato il fallimento.
Fin qui le ipotesi dell’accusa. L’avviso di conclusione non è una condanna anticipata e gli indagati potranno fornire la propria versione. Sono difesi dagli avvocati Carlo Gervasi; Giuseppe Corleto; Marcello Marcuccio; Stefano De Francesco e Francesco Galluccio Mezio.