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Preoccupazione alta e proteste in tutta Italia: si allerta il fronte pro- Flotilla
Monitorati sit-in spontanei. Landini: «Verso sciopero generale». Fermento negli atenei e nelle scuole da nord a sud
Cortei, manifestazioni spontanee, occupazioni in atenei e scuole, agitazioni nei porti e anche uno sciopero generale preannunciato dai sindacati. E’ massima l'attenzione per le mobilitazioni pro-Flotilla nelle città italiane. Proteste che potrebbero 'accendersì nel caso di un attacco di Israele alla missione umanitaria che si sta avvicinando sempre più alla Striscia.
«Siamo pronti a scendere in piazza, a bloccare tutto" assicurano dallo stesso Global Movement to Gaza. E in rete è partito il tam tam. Al grido «Allerta! Se toccano la Flotilla toccano tutti» è stato già lanciato l’appuntamento davanti al Colosseo il giorno stesso dell’intervento di Israele. Alla luce delle proteste che potrebbero nascere senza preavviso e alzare la tensione nelle piazze sono finiti in queste ore sotto la lente gli ambienti più 'caldì, a partire dai movimenti studenteschi e antagonisti. Scandagliati anche i canali social dove i vari gruppi potrebbero chiamare a raccolta per nuove proteste in vista del corteo nazionale di sabato che sfilerà per le vie del centro della Capitale: da Porta San Paolo a Piazza San Giovanni.
La macchina della sicurezza è già al lavoro. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha convocato ieri al Viminale prefetti e questori di Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna per fare il punto sulla situazione. Le indicazioni sono quelle di innalzare lo sforzo infoinvestigativo per prevenire disordini, dialogare al massimo con gli organizzatori per isolare i violenti, presidiare gli obiettivi sensibili, a cominciare da quelli israeliani ed ebraici. Per mettere a punto il dispositivo in campo sabato a Roma c'è stata già una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in prefettura e venerdì è in programma un tavolo tecnico in Questura.
Intanto anche i sindacati scendono in campo al fianco della missione umanitaria lanciando uno sciopero generale se le quaranta imbarcazioni finissero sotto attacco di Israele. L'annuncio è arrivato dal segretario della Cgil Maurizio Landini: «Di fronte a un eventuale blocco, a sequestri, arresti - e spero di fermarmi qui - siamo pronti a proclamare, in modo tempestivo, uno sciopero generale che riguardi tutte le lavoratrici, tutti i lavoratori, di tutti i settori pubblici e privati - ha detto -. Un atto di quella natura in acque internazionali sarebbe un atto di guerra contro chi vuole svolgere una missione per riaffermare la pace». Una mobilitazione condivisa con Usb, Cobas e Cub. Ma il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, mette in guardia: «Non permetteremo che Cgil ed estremisti di sinistra portino in Italia il caos. Non tollereremo nessuno 'sciopero generale improvvisò" assicura.
Fermento negli atenei e nelle scuole da nord a sud. Occupata la facoltà di Scienze Politiche della Sapienza e alcuni licei della Capitale, tra cui il Cavour, a due passi dal Colosseo. A Torino, invece, si è svolta una manifestazione dei collettivi universitari davanti alla Cavallerizza Reale, dove si è tenuta la cerimonia d’insediamento della nuova rettrice dell’Università, Cristina Prandi. Gli studenti del Collettivo Autorganizzato Universitario (Cau) di Padova hanno, invece, bloccato oggi l’accesso al Polo Beato Pellegrino dell’Ateneo padovano, appendendo striscioni e delimitando l’ingresso con nastro rosso. Successivamente sono entrati nelle aule interrompendo le lezioni per spiegare le ragioni della protesta e invitare gli altri studenti a unirsi all’occupazione del Dipartimento di Sociologia. «Siamo l’equipaggio di terra della Flotilla pronti a sostenere con iniziative di protesta i nostri compagni in mare» hanno scandito gli studenti in una conferenza stampa nella sede degli atenei Orientale e Federico II a Napoli occupati.